venerdì 19 aprile 2024

Cima del Fratone (EE)

Itinerario solitario con sentieri poco evidenti o in stato di abbandono, solo le piste carrozzabili sono ampiamente frequentate da ciclisti (Prealpi Bresciane, Lombardia)

DATA: 10 giugno 2023 

PARTENZA: Da Limone sul Garda (sulla sponda occidentale del lago di Garda) risaliamo la SP115 oltrepassando in successione i paesi di Bassanega, Ustecchio, Voltino fino arrivare a Vesio (circa 7,7 km). Attraversiamo la strada acciottolata del centro dell’abitato e continuiamo ora sulla SP38 con indicazioni per Sermerio e Tignale, guidiamo per altri 2 km fino all’incrocio con maestà dove lasciamo il proseguo della SP38 per Tignale, scartiamo a sinistra per Sermerio e prendiamo la stradina a destra per San Michele, la seguiamo per 3,2 km pervenendo all’invaso di San Michele, parcheggiamo presso la casa che si trova di fronte appena attraversato il ponticello sul torrente San Michele che alimenta il lago.

 

 

Traccia reale del GPS riportata sullo stralcio della mappa IGM Lombardia

ITINERARIO: San Michele q.582 (Dalla casa presso l’invaso, tralasciamo la carrozzabile che procede parallela al torrente San Michele dalla quale faremo ritorno, aggiriamo la casa e il rudere dietro, seguiamo la sterrata CAI 175 ex CAI 225 per malga Negrini)  -   Casa q.583  -  Torrente Valle Negrini q.604 (Lo attraversiamo su ponticello, poi si riprende la sterrata)  -  Bivio q.618 (Biforcazione della sterrata e cartelli: teniamo quella principale CAI 175 ex CAI 225 per la malga Negrini, scartiamo quella che sale a sinistra chiusa da sbarra che è CAI 179 ex CAI 229 per la malga della Puria)  -  Bivio q.651 (Superiamo un’area pic nic e una calcara situata sulla sinistra e siamo alla biforcazione della sterrata: dritto a sinistra è CAI 190 per la malga Pom del Pin, stiamo a destra sul CAI 175 ex CAI 225 per la malga Negrini)  -  Torrente Valle di Cisano q.685 (Dopo il guado troviamo il cancello di metallo e si sale ripidamente su stradello cementato)   -  Malga Negrini q.748 (Lo stradello svanisce nella radura dove è situata la malga abbandonata, sul grande cippo di sasso è inciso il nome. Ci spostiamo sulla sinistra della malga dove troviamo un secondo cippo di sasso che indica l’inizio del sentiero CAI 175 ex CAI 225 ora anche Sentiero delle Tracce, ci porta a guadare subito il torrente Valle Lorina che crea la cascata che notavamo in precedenza, poi entriamo nel bosco)   -  Bivio q.808 (Cartelli: a destra prosegue il Sentiero delle Tracce ora CAI 192 ex CAI 232, noi andiamo dritto sul sentiero CAI 175 ex CAI 225 per la malga Lorina)  -  Valico q.1336 (In questa parte il sentierino è poco evidente, salendo si perviene al valico boscoso quotato 1336 metri da IGM Lombardia. Sulla destra una sottile traccia sale verso la Punta di Cisano ma potrebbe passare inosservata, noi dobbiamo scavallare e scendere nel versante opposto su traccia confusa nel fitto bosco)  -  Bivio q.1294 (Appena scesi dal valico boscoso siamo al bivio con cartelli, località Val di Campo. A destra è Sentiero delle Tracce CAI 192 ex CAI 232, noi andiamo a sinistra che è sempre CAI 175 ex CAI 225 per malga Lorina che si sviluppa in falsopiano)  -  Pozza d’acqua q.1318   -   Torrente Valle di Lorina q.1317 (Usciamo dal bosco e guadato il fosso d’acqua vediamo un vecchio abbeveratoio inutilizzato, il sentiero prende a salire nei pascoli lasciando gli ultimi alberi)  -   Malga di Lorina q.1384 (Il sentierino nei verdi declivi è appena percettibile, salendo a vista raggiungiamo la grande malga Lorina innestandoci sulla carrozzabile CAI 184 ex CAI 224: a destra si dirige alla malga Cà dell’Era, noi la teniamo a sinistra verso la Bocca di Lorina e il monte Fratone)  -   Bocca di Lorina q.1431 (Quota da mappa IGM, in loco quotata 1444 m. Cartelli e deviazione, innesto sul CAI 444: lasciamo la pista che continua in direzione del monte Caplone, saliamo a destra all’indietro il sentiero verso la vetta del monte Fratone)  -   Passo Valesina q.1450 (Bivio e cartelli: a destra si va alla malga Valesina e ai fienili di Lorina, stiamo a destra tenendo il sentiero CAI 444 per la cima Fratone)  -  Scala q.1760 (La scala di metallo alta circa 4/5 metri ci permette di superare un salto roccioso e preannuncia l’arrivo in vetta)  -  Cima del Fratone q.1794 (Vetta erbosa e panoramica, in loco è quotata 1759 come da mappa IGM Lombardia, il GPS avvalora la quota di 1794 indicata da altre mappe. Seguiamo il CAI 444 che scende e rientra parzialmente nel bosco con direzione NE, dopo circa 4/5 minuti facciamo attenzione perché il sentiero lascia la dorsale e cala a sinistra)   -   Bocchetta di Selvaraonda q.1693 (Senza toponimo ma quotata 1693 da IGM Lombardia. Innesto sulla carrozzabile e cartelli: a sinistra si alza verso i passi Dil e Tremalzo, noi la teniamo a destra che scende compiendo subito un tornante, siamo sul CAI 183 ex CAI 223 per la malga Pra di Lavino)  -  Malga Pra di Lavino q.1643 (La carrozzabile si esaurisce alla malga, il CAI 183 ora continua su sentiero ma non troviamo l’imbocco. Aggiriamo la malga a sinistra e ci portiamo presso la stalla, poi caliamo nei pascoli con direzione SE tenendoci spostati sulla destra, si scende a vista senza una traccia definita)  -   Fonte abbeveratoio q.1580 (Al margine del bosco troviamo la fonte abbeveratoio, non vi sono segni, caliamo sotto la stessa nello stretto solco che ci fa entrare nel bosco dove troviamo il sentiero parzialmente segnato)  -  Malga Spiazzo q.1363 (Usciamo dal bosco abbassandoci nei pascoli in vista del rudere della malga. Dal lato sinistro della malga dove è situato un antico lavatoio di sasso scende nel bosco il sentiero CAI 183 senza indicazioni che ci potrebbe fare tagliare, non vi sono indicazioni, aggirando sulla destra l’edificio noi scendiamo il tratturo erboso d’accesso alla malga)   -   Carrozzabile q.1335 (Innesto sulla carrozzabile CAI 184 ex CAI 224, sotto la stessa possiamo scorgere tra gli alberi una fonte: percorrendola a destra potremmo fare ritorno a San Michele velocemente e senza problemi, andiamo a sinistra verso la malga Cà dell’Era)  -  Bivio q.1338 (Solo grazie a un cartello si capisce che sulla sinistra della carrozzabile sale il sentiero CAI 183 nel declivio erboso che riconduce alla malga Spiazzo)   -  Cascata Val Pra di Lavino q.1300 (La carrozzabile transita sotto la grande cascata del torrente Pra di Lavino)  -  Bivio q.1330 (Lasciamo la carrozzabile CAI 184 che ora comincia guadagnare quota verso il passo di Tremalzo, andiamo a destra sullo stradello d’accesso alla vicina malga Cà dell’Era)  -  Malga Cà dell’Era q.1330 (Malga attiva nei mesi estivi e punto ristoro. Ora dobbiamo affrontare la parte più complicata della gita cercando di individuare l’esile traccia di sentiero che dalla malga dell’Era si collega alla carrozzabile CAI 152 ex CAI 222 presso il ponte del Corvà, non vi sono segni o indicazioni. Ci spostiamo sul lato destro della malga e seguiamo la recinzione con direzione SE senza perdere quota, si procede a vista)  - Abbeveratoio q.1325 (Raggiungiamo l’abbeveratoio abbandonato nella prateria, lo superiamo tenendoci sotto lo stesso e continuiamo mantenendo la quota e la direzione SE evitando di abbassarci nell’invitante valloncello sottostante, in breve siamo sotto il margine del bosco, quindi saliamo a sinistra e appena attraversata una recinzione di filo spinato che ci appare all’improvviso, inerpichiamo nel fitto bosco senza traccia alcuna sempre mantenendo la direzione)  -  Valico q.1340 (E’ la sella nel fitto bosco che guadagniamo appena risaliti dalla recinzione di filo spinato, caliamo nel versante opposto e subito alla nostra sinistra ci appare il sentierino che si sviluppa su cengia, uscendo temporaneamente dal bosco costeggiamo delle bastionate rocciose, poi il sentierino si alza e rientrando nel bosco e procede in piano fino al successivo valico)  -  Valico q.1362 (Arrivati a questa seconda sella nel fitto bosco purtroppo svanisce il buon sentierino. Caliamo dalla parte opposta tra la brulla vegetazione senza alcuna traccia di passaggio, poi con fatica evitiamo di insistere nel valloncello e individuiamo spostandoci a sinistra l’esilissima traccia a mezzacosta che si sviluppa sui 1300 metri, quando siamo sul valico possiamo prendere come riferimento l’evidente spallone erboso visibile in lontananza che dobbiamo raggiungere)  -  Spallone q.1260 (In lontananza vediamo sempre lo spallone erboso principale che dobbiamo raggiungere, tenendoci il punto panoramico alla nostra destra, scavalliamo scendendo nel bosco su traccia a mezzacosta)  -  Spallone q.1170 (Arrivati sul secondo spallone, la traccia curva a gomito a destra perdendo quota)  -  Sella q.1094 (Siamo alla piccola sella, anonima e poco evidente sotto il punto alto senza toponimo quotato 1111 metri dalla mappa IGM Lombardia. Bivio: una traccia tiene e risale il crinalino verso la cima q.1111, seguiamo la traccia che scende a destra a mezzacosta)   -   Torrente Pra di Lavino q.896 (La traccia discretamente visibile cala ripidamente raggiungendo il torrente nel fitto bosco, lo seguiamo in discesa senza guadarlo)  -  Torrente Valle di Preda q.852 (Il torrente Pra di Lavino si congiunge nel torrente Valle di Preda, seguiamo sempre il corso d’acqua tenendocelo alla nostra destra, il punto è quotato 852 metri dalla mappa IGM Lombardia)  -   Torrente San Michele q.641 (La buona traccia rimane alta sul torrente Valle di Preda sempre alla nostra destra, finché ci riavviciniamo e il proseguo è sbarrato dal torrente San Michele che ci proviene dalla nostra sinistra, lo guadiamo e dalla parte opposta dobbiamo sempre mantenere la direzione e seguire il torrente principale che ora da torrente Valle di Preda diventa torrente San Michele, la traccia ora è un po’infrascata e confusa ma ormai siamo arrivati)   -   Ponte del Corvà q.648 (Seguendo il torrente San Michele ci innestiamo d’obbligo sulla carrozzabile CAI 152 ex CAI 222, a sinistra si direziona verso la malga Prà delle Noci, noi andiamo a destra attraversando immediatamente il ponte sul torrente San Michele)   -  Bivio q.610 (Innesto sul tornante della carrozzabile principale che in questo punto ha il fondo lastricato, a destra sale a Tremalzo e all’eremo di San Michele e noi andiamo dritto)  -  Casa q.604 (Casa forse abbandonata sul bordo destro della carrozzabile)   -  San Michele q.582 (Arrivo all’invaso) 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 18 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1500 m

QUOTA MASSIMA: C. del Fratone q.1794

Sentieri

Itinerario solitario con sentieri poco evidenti o in stato di abbandono, solo le piste carrozzabili sono ampiamente frequentate da ciclisti. Nel complesso la gita risulta molto impegnativa per lunghezza, dislivello e orientamento. 

Sentiero Malga dell’Era-Ponte del Corvà: Si tratta di una esilissima traccia ormai scomparsa, individuarla e percorrerla è molto complicato, dobbiamo utilizzare d’obbligo il GPS, rimane qualche perplessità di averla camminata integralmente. Non vi sono indicazioni o segni di alcun tipo, a intermittenza il tracciato appare evidente ma generalmente è indefinito e si confonde con le tracce di animali. Se non siamo escursionisti molto esperti e attrezzati con GPS, sconsiglio di intraprendere questa via di ritorno e raggiunta la carrozzabile sotto la malga Spiazzo teniamola a destra che ci riporta a San Michele. 

Rifugi-Bivacchi

Malga Cà dell’Era: Aperta da giugno a settembre, offre un servizio di ristoro. 

Fonti

Fonte alla malga Lorina

Fonte abbeveratoio sul CAI 183 a 6/7 minuti sotto la malga Pra di Lavino (non è facile individuarla)

Fonte sotto la Carrozzabile q.1335 (sulla quale ci innestiamo dopo essere scesi dal rudere della malga Spiazzo)

Fonte alla malga Cà dell’Era

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

San Michele

0,00

Bocca di Lorina

2,30

Abbeveratoio

5,02

Casa q.583

0,02

Passo Valesina

2,35

Valico q.1340

5,08

Torrente Valle Negrini

0,09

Scala

/

Valico q.1362

5,15

Bivio q.618

0,14

Cima del Fratone

3,30

Spallone q.1260

5,30

Bivio q.651

0,23

Bocchetta di Selvaraonda

3,50

Spallone q.1170

5,45

Torrente V. del Cisano

0,35

Malga Pra di Lavino

3,56

Sella q.1094

6,00

Malga Negrini

0,40

Fonte abbeveratoio

4,03

Torrente Pra di Lavino

6,22

Bivio q.808

0,48

Malga Spiazzo

4,35

Torrente Valle di Preda

6,26

Valico q.1336

1,55

Carrozzabile q.1335

4,38

Torrente San Michele

7.00

Bivio q.1294

2,00

Bivio q.1338

4,40

Ponte del Corvà

7,07

Pozza d’acqua

2,07

Cascata Pra di Lavino

4,47

Bivio q.610

7,22

Torrente V. di Lorina

2,11

Bivio q.1330

4,56

Casa q.604

7,24

Malga di Lorina

2,20

Malga Cà dell’Era

4,57

San Michele

7,27

 


L’invaso di San Michele

San Michele q.582 (Dalla casa presso l’invaso, tralasciamo la carrozzabile che procede parallela al torrente San Michele dalla quale faremo ritorno, aggiriamo la casa e il rudere dietro, seguiamo la sterrata CAI 175 ex CAI 225 per malga Negrini) 

San Michele q.582 (Dalla casa presso l’invaso, tralasciamo la carrozzabile che procede parallela al torrente San Michele dalla quale faremo ritorno, aggiriamo la casa e il rudere dietro, seguiamo la sterrata CAI 175 ex CAI 225 per malga Negrini) 

Casa q.583 

Torrente Valle Negrini q.604 (Lo attraversiamo su ponticello, poi si riprende la sterrata) 

  Bivio q.618 (Biforcazione della sterrata e cartelli: teniamo quella principale CAI 175 ex CAI 225 per la malga Negrini, scartiamo quella che sale a sinistra chiusa da sbarra che è CAI 179 ex CAI 229 per la malga della Puria) 

 

Bivio q.651 (Superiamo un’area pic nic e una calcara situata sulla sinistra ….

…. e siamo alla biforcazione della sterrata: dritto a sinistra è CAI 190 per la malga Pom del Pin, stiamo a destra sul CAI 175 ex CAI 225 per la malga Negrini) 

Torrente Valle di Cisano q.685 (Dopo il guado troviamo il cancello di metallo e si sale ripidamente su stradello cementato)

Torrente Valle di Cisano q.685 (Dopo il guado troviamo il cancello di metallo e si sale ripidamente su stradello cementato)

 Malga Negrini q.748 (Lo stradello svanisce nella radura dove è situata la malga abbandonata, sul grande cippo di sasso è inciso il nome)  

 

Ci spostiamo sulla sinistra della malga Negrini dove troviamo un secondo cippo di sasso che indica l’inizio del sentiero CAI 175 ex CAI 225 ora anche Sentiero delle Tracce, ci porta a guadare subito il torrente Valle Lorina

Bivio q.808 (Cartelli: a destra prosegue il Sentiero delle Tracce ora CAI 192 ex CAI 232, noi andiamo dritto sul sentiero CAI 175 ex CAI 225 per la malga Lorina) 

Sul sentiero CAI 175 ex CAI 225 per la malga Lorina

Sul sentiero CAI 175 ex CAI 225 per la malga Lorina

Sul sentiero CAI 175 ex CAI 225 per la malga Lorina

Sul sentiero CAI 175 ex CAI 225 per la malga Lorina


Bivio q.1294 (Appena scesi dal valico boscoso siamo al bivio con cartelli, località Val di Campo. A destra è Sentiero delle Tracce CAI 192 ex CAI 232, noi andiamo a sinistra che è sempre CAI 175 ex CAI 225 per malga Lorina che si sviluppa in falsopiano) 

Pozza d’acqua q.1318  

Torrente Valle di Lorina q.1317 (Usciamo dal bosco e guadato il fosso d’acqua vediamo un vecchio abbeveratoio inutilizzato) 

Il sentiero prende a salire nei pascoli lasciando gli ultimi alberi

Salendo a vista raggiungiamo la grande malga Lorina

Malga di Lorina

 

Malga di Lorina

Fonte abbeveratoio alla malga di Lorina

Bocca di Lorina q.1431 (Quota da mappa IGM, in loco quotata 1444 m. Cartelli e deviazione, innesto sul CAI 444: lasciamo la pista che continua in direzione del monte Caplone, saliamo a destra all’indietro il sentiero verso la vetta del monte Fratone)

Passo Valesina q.1450 (Bivio e cartelli: a destra si va alla malga Valesina e ai fienili di Lorina, stiamo a destra tenendo il sentiero CAI 444 per la cima Fratone) 

Il sentiero CAI 444 per la cima Fratone

Il sentiero CAI 444 per la cima Fratone


Il sentiero CAI 444 per la cima Fratone

Il sentiero CAI 444 per la cima Fratone

Scala q.1760 (La scala di metallo alta circa 4/5 metri ci permette di superare un salto roccioso e preannuncia l’arrivo in vetta)

Scala q.1760 (La scala di metallo alta circa 4/5 metri ci permette di superare un salto roccioso e preannuncia l’arrivo in vetta)

Cima del Fratone q.1794 (Vetta erbosa e panoramica)

Dalla cima del Fratone seguiamo il CAI 444 che scende e rientra parzialmente nel bosco con direzione NE

 

Sul CAI 444 che dalla cima del Fratone scende alla Bocchetta di Selvaraonda

Sul CAI 444 che dalla cima del Fratone scende alla Bocchetta di Selvaraonda (Panorama)

Sul CAI 444 che dalla cima del Fratone scende alla Bocchetta di Selvaraonda

Bocchetta di Selvaraonda q.1693 (Innesto sulla carrozzabile e cartelli: a sinistra si alza verso i passi Dil e Tremalzo, noi la teniamo a destra che scende compiendo subito un tornante, siamo sul CAI 183 ex CAI 223 per la malga Pra di Lavino)

Bocchetta di Selvaraonda q.1693 (Innesto sulla carrozzabile e cartelli: a sinistra si alza verso i passi Dil e Tremalzo, noi la teniamo a destra che scende compiendo subito un tornante, siamo sul CAI 183 ex CAI 223 per la malga Pra di Lavino) 

Arrivo alla malga Pra di Lavino


Malga Pra di Lavino q.1643 (La carrozzabile si esaurisce alla malga, il CAI 183 ora continua su sentiero ma non troviamo l’imbocco. Aggiriamo la malga a sinistra e ci portiamo presso la stalla, poi caliamo nei pascoli con direzione SE tenendoci spostati sulla destra, si scende a vista senza una traccia definita) 

Malga Pra di Lavino q.1643 (La carrozzabile si esaurisce alla malga, il CAI 183 ora continua su sentiero ma non troviamo l’imbocco. Aggiriamo la malga a sinistra e ci portiamo presso la stalla, poi caliamo nei pascoli con direzione SE tenendoci spostati sulla destra, si scende a vista senza una traccia definita) 

   Fonte abbeveratoio q.1580 (Al margine del bosco troviamo la fonte abbeveratoio, non vi sono segni, caliamo sotto la stessa nello stretto solco che ci fa entrare nel bosco dove troviamo il sentiero parzialmente segnato) 

Sul CAI 183

Sul CAI 183

Usciamo dal bosco abbassandoci nei pascoli in vista del rudere della malga Spiazzo

 

Malga Spiazzo

Malga Spiazzo

Malga Spiazzo

Lavatoio alla malga Spiazzo

Aggiriamo sulla destra la malga Spiazzo e scendiamo il tratturo erboso d’accesso alla malga

Carrozzabile q.1335 (Innesto sulla carrozzabile CAI 184 ex CAI 224, sotto la stessa possiamo scorgere tra gli alberi una fonte: percorrendola a destra potremmo fare ritorno a San Michele velocemente e senza problemi, andiamo a sinistra verso la malga Cà dell’Era) 

 

Cascata Val Pra di Lavino

Cascata Val Pra di Lavino

Malga Cà dell’Era

Abbeveratoio q.1325 (Raggiungiamo l’abbeveratoio abbandonato nella prateria, lo superiamo tenendoci sotto lo stesso e continuiamo mantenendo la quota e la direzione SE evitando di abbassarci nell’invitante valloncello sottostante) 

Abbeveratoio q.1325 (Raggiungiamo l’abbeveratoio abbandonato nella prateria, lo superiamo tenendoci sotto lo stesso e continuiamo mantenendo la quota e la direzione SE evitando di abbassarci nell’invitante valloncello sottostante) 

Valico q.1340 (È la sella nel fitto bosco che guadagniamo appena risaliti dalla recinzione di filo spinato)


Caliamo nel versante opposto e subito alla nostra sinistra ci appare il sentierino che si sviluppa su cengia

Uscendo temporaneamente dal bosco costeggiamo delle bastionate rocciose, poi il sentierino si alza e rientrando nel bosco e procede in piano fino al successivo valico

In lontananza vediamo lo Spallone q.1170 che dobbiamo raggiungere

Uno dei pochi momenti dove la traccia è molto evidente

Sulla esile traccia

Sella q.1094 (Siamo alla piccola sella, anonima e poco evidente sotto il punto alto senza toponimo quotato 1111 metri dalla mappa IGM Lombardia. Bivio: una traccia tiene e risale il crinalino verso la cima q.1111, seguiamo la traccia che scende a destra a mezzacosta) 

 

Fiancheggiamo una parete rocciosa nella discesa verso il torrente Pra di Lavino

Torrente Pra di Lavino q.896 (La traccia discretamente visibile cala ripidamente raggiungendo il torrente nel fitto bosco, lo seguiamo in discesa senza guadarlo) 

Torrente Valle di Preda

Torrente San Michele q.641 (Ci riavviciniamo e il proseguo è sbarrato dal torrente San Michele che ci proviene dalla nostra sinistra, lo guadiamo e dalla parte opposta dobbiamo sempre mantenere la direzione e seguire il torrente principale che ora da torrente Valle di Preda diventa torrente San Michele)  

Seguendo il torrente San Michele ci innestiamo d’obbligo sulla carrozzabile CAI 152 ex CAI 222 presso il ponte del Corvà

 

Sulla carrozzabile CAI 152 ex CAI 222

Bivio q.610 (Innesto sul tornante della carrozzabile principale che in questo punto ha il fondo lastricato, a destra sale a Tremalzo e all’eremo di San Michele e noi andiamo dritto)