lunedì 23 aprile 2018

Ferrata Tridentina con salita alla cima Pisciadù (EEA)

Sulla ferrata Tridentina non c'è molto da dire, è la più nota e frequentata ferrata di tutte le dolomiti come pure tutto il comprensorio, arrivati al rifugio Cavazza prolunghiamo l'itinerario salendo alla cima Pisciadù a quasi 3000 m, il ritorno avviene per la val Setus parzialmente attrezzata nella sua prima parte.

DATA: 23 luglio 2017

PARTENZA: Dal passo Gardena (Trentino Alto Adige) scendiamo in direzione di Colfosco per 2,3 km fino ad individuare su un tornante alla nostra destra, il grande piazzale ghiaioso adibito a parcheggio con cartelli che indicano la ferrata Tridentina.





Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito  http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/

ITINERARIO: Parcheggio q.1956 (Dal parcheggio prendiamo il sentiero a sinistra in falsopiano con direzione est che è CAI 29/A, buone indicazioni per la ferrata Tridentina)       Ferrata Tridentina q.1963 (Inizia la prima parte della ferrata che risale con numerose staffe di metallo)      Quota 2042 (Termina la prima parte della ferrata, ora si continua su sentiero in falsopiano con direzione nord)
Bivio q.2076 (Cartelli: innesto sul CAI 29: a destra conduce al parcheggio e al passo Gardena, noi andiamo a sinistra per sentiero a mezzacosta, indicazioni per Colfosco e la ferrata)        Bivio q.2055 (Cartelli e biforcazione del sentiero: dritto a sinistra prosegue il CAI 29 per Colfosco, noi andiamo dritto a destra in leggera salita in vista della cascata, indicazioni per la ferrata)    –    Ferrata Tridentina q.2097 (Inizia la seconda parte della ferrata che risale parallela alla cascata originata dal lago Pisciadù)   –    Ferrata Tridentina q.2380 (Risaliti paralleli alla cascata arriviamo nell’ampio anfiteatro roccioso, sotto di noi c’è il corso d’acqua che origina la cascata, cartello: a sinistra a mezzacosta comincia il sentiero che conduce direttamente al rifugio Cavazza e ci consente di abbandonare la ferrata, indicazioni “Salita Facile”, noi continuiamo iniziando la terza parte della ferrata)     Ponte Tibetano q.2460 (Ci fa superare la stretta gola che separa la Torre Exner dal resto del massiccio roccioso, appena oltrepassato in breve termina di fatto la ferrata Tridentina, voltandoci indietro ora possiamo ammirare per la prima volta la sagoma della Torre Exner e il suo ardito ponte tibetano. Ora si prosegue su facile sentiero in vista del rifugio, direzione sud/ovest)       Rifugio Cavazza al Pisciadù q.2585 (Cartelli e incrocio di sentieri: prendiamo il CAI 666 che scende al sottostante lago Pisciadù e aggirandolo risale trasversalmente a mezzacosta per sentiero detritico, direzione sud, indicazioni per il rifugio Boè)       Bivio q.2812 (Al termine della risalita e superati dei facili tratti attrezzati arriviamo sull’ampio pianoro detritico, cartelli e segni sulla roccia: a destra continua il CAI 666 per il rifugio Boè, noi andiamo avanti sul pianoro poche decine di metri poi cominciamo a risalire ripidamente a sinistra su traccia gradinata e detritica che ci conduce fino alla vetta di Cima Pisciadù, direzione nord)        Cima Pisciadù q.2985 (Croce di vetta e antenna/ripetitore, torniamo sui nostri passi)       Bivio q.2812     Rifugio Cavazza al Pisciadù q.2585 (Ora proseguiamo sul CAI 666 poco sopra il rifugio con direzione nord/ovest, indicazioni per il passo Gardena)      Bivio q.2657 (Cartelli: a sinistra inizia il CAI 677 per la forcella Ciamorces, noi stiamo sul CAI 666 che scende ripidamente nella val Setus aiutati da numerosi cavi d’acciaio utili come corrimano, passaggi facili ma non banali in caso di residui nevosi o terreno bagnato. Dopo circa 25 minuti finiscono i cavi d’acciaio e si continua a scendere sempre ripidamente la vallata detritica con sentierino a zig-zag)       Bivio q.2220 (Cartelli all’uscita della val Setus: a sinistra il CAI 666 continua a mezzacosta per il passo Gardena, noi continuiamo a scendere mantenendo la direzione nord, ora siamo sul CAI 666/A, indicazioni per il parcheggio)     Bivio q.2165 (Cartelli: a destra il sentiero a mezzacosta conduce verso l’attacco della seconda parte della ferrata Tridentina e al paese di Colfosco, continuiamo in ripida discesa su sentierino detritico mantenendo la direzione e il CAI 666/A)     Bivio q.2070 (Cartelli: a destra il sentiero CAI 29/A conduce la ferrata Tridentina, continuiamo sul CAI 666/A in vista del sottostante parcheggio)      Parcheggio q.1956.


DISLIVELLO TOTALE: 1150 m
QUOTA MASSIMA: Cima Pisciadù q.2985
LUNGHEZZA: 8 km
DIFFICOLTA: EEA


NOTE:







Sentieri



- La ferrata Tridentina è di media difficoltà, attrezzata con cavo d’acciaio e staffe di metallo la possiamo suddividere in tre parti:
1) la prima parte di circa 20/25 minuti è generalmente considerata un avvicinamento alla ferrata vera e propria.
2) la seconda parte risale parallela alla cascata.
3) la terza parte (evitabile una volta terminata la parte intermedia) è la più tecnica e conduce al famoso ponte tibetano di Torre Exner.
- Sicuramente la ferrata Tridentina è la più famosa di tutte le dolomiti, l’affluenza nel periodo estivo è altissima, quindi è consigliabile partire non più tardi delle 7.00 AM per non trovare “traffico”. Anche il ritorno per la val Setus con il CAI 666 è molto frequentato, la parte iniziale è attrezzata con cavi d’acciaio utili come corrimano comunque non banali in caso di terreno bagnato o sovraffollamento di persone.
- Ben segnata la facile ascesa alla Cima Pisciadù, il terreno sdrucciolevole e la quota di circa 3000 m non deve essere sottovalutata.

 

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Parcheggio
0,00
I° ferrata
0,06
Quota 2042
0,22
Bivio q.2076
0,25
Bivio q.2055
0,30
II° ferrata
0,37
III° ferrata
1,38
Ponte Tibetano
2,05
Rifugio Cavazza
2,30
Bivio q.2812
3,02
Cima Pisciadù
3,35
Bivio q.2812
/
Rifugio Cavazza
4,40
Bivio q.2657
4,45
Bivio q.2220
5,30
Bivio q.2165
5,34
Bivio q.2070
5,42
Parcheggio
5,54

 

Cartello al parcheggio indica la ferrata Tridentina
Parcheggio q.1956 (Dal parcheggio prendiamo il sentiero a sinistra in falsopiano con direzione est che è CAI 29/A, buone indicazioni per la ferrata Tridentina)
Parcheggio q.1956 (Dal parcheggio prendiamo il sentiero a sinistra in falsopiano con direzione est che è CAI 29/A, buone indicazioni per la ferrata Tridentina)
Il CAI 29/A in falsopiano che conduce alla ferrata
Ferrata Tridentina q.1963
Ferrata Tridentina q.1963 (Inizia la prima parte della ferrata che risale con numerose staffe di metallo)

Inizia la prima parte della ferrata che risale con numerose staffe di metallo
Sulla prima parte della ferrata Tridentina
Quota 2042 (Termina la prima parte della ferrata, ora si continua su sentiero in falsopiano con direzione nord)
Bivio q.2076 (Cartelli: innesto sul CAI 29: a destra conduce al parcheggio e al passo Gardena, noi andiamo a sinistra per sentiero a mezzacosta, indicazioni per Colfosco e la ferrata)
Sul CAI 29
Inizia la seconda parte della ferrata Tridentina

Ferrata Tridentina
Ferrata Tridentina (Risale parallela alla cascata)
Ferrata Tridentina
Ferrata Tridentina

Ferrata Tridentina
Ferrata Tridentina
Ferrata Tridentina
Ferrata Tridentina

Ferrata Tridentina
Ferrata Tridentina q.2380 (Risaliti paralleli alla cascata arriviamo nell’ampio anfiteatro roccioso, sotto di noi c’è il corso d’acqua che origina la cascata, cartello: a sinistra a mezzacosta comincia il sentiero che conduce direttamente al rifugio Cavazza e ci consente di abbandonare la ferrata, indicazioni “Salita Facile”, noi continuiamo iniziando la terza parte della ferrata)
Ferrata Tridentina q.2380 (Indicazioni “Salita Facile” al bivio ci consente di abbandonare la terza parte della ferrata)
Ferrata Tridentina
Ferrata Tridentina

Ferrata Tridentina
Ferrata Tridentina
Ferrata Tridentina

Ferrata Tridentina
Il ponte tibetano alla torre Exner
Il ponte tibetano alla torre Exner (Targa)
Il ponte tibetano alla torre Exner (L’abisso sotto di noi)
Il ponte tibetano alla torre Exner

Oltrepassato il ponte tibetano in breve termina di fatto la ferrata Tridentina, ora si prosegue su facile sentiero in vista del rifugio, direzione sud/ovest
Appena oltrepassato il ponte tibetano in breve termina di fatto la ferrata Tridentina, voltandoci indietro ora possiamo ammirare per la prima volta la sagoma della Torre Exner
Appena oltrepassato il ponte tibetano in breve termina di fatto la ferrata Tridentina, voltandoci indietro ora possiamo ammirare per la prima volta la sagoma della Torre Exner

Arrivo al rifugio Cavazza al Pisciadù
Rifugio Cavazza al Pisciadù
Dal rifugio prendiamo il CAI 666 che scende al sottostante lago Pisciadù e aggirandolo risale trasversalmente a mezzacosta per sentiero detritico
Dal rifugio prendiamo il CAI 666 che scende al sottostante lago Pisciadù e aggirandolo risale trasversalmente a mezzacosta per sentiero detritico
Dal rifugio prendiamo il CAI 666 che scende al sottostante lago Pisciadù e aggirandolo risale trasversalmente a mezzacosta per sentiero detritico

Sul CAI 666 che conduce verso la cima Pisciadù
Sul CAI 666 che conduce verso la cima Pisciadù
Sul CAI 666 che conduce verso la cima Pisciadù
Bivio q.2812 (Al termine della risalita e superati dei facili tratti attrezzati arriviamo sull’ampio pianoro detritico)
Bivio q.2812 (Segni sulla roccia)
Bivio q.2812 (Al termine della risalita e superati dei facili tratti attrezzati arriviamo sull’ampio pianoro detritico, noi andiamo avanti sul pianoro poche decine di metri poi cominciamo a risalire ripidamente a sinistra su traccia gradinata e detritica che ci conduce fino alla vetta di Cima Pisciadù, direzione nord)

Salita alla cima Pisciadù
Salita alla cima Pisciadù
Salita alla cima Pisciadù
Salita alla cima Pisciadù
Salita alla cima Pisciadù (In lontananza si vede la mole del Piz Boè)

Cima Pisciadù q.2985
Cima Pisciadù q.2985 (Panorama verso il Piz Boè)
Cima Pisciadù q.2985 (Zoomata sul Piz Boè)
Cima Pisciadù q.2985 (Zoomata sulla vetta del Piz Boè)





Cima Pisciadù q.2985 (Panorama sull’altopiano delle Mesules)
Cima Pisciadù q.2985 (Panorama sull’altopiano delle Mesules)
Dalla cima Pisciadù q.2985 scendiamo tornando sui nostri passi

Sull’ampio pianoro detritico al Bivio q.2812 
Rifugio Cavazza al Pisciadù q.2585 (Ora proseguiamo sul CAI 666 poco sopra il rifugio con direzione nord/ovest, indicazioni per il passo Gardena)
Discesa con il CAI 666 nella val Setus
Discesa con il CAI 666 nella val Setus
Discesa con il CAI 666 nella val Setus

Discesa con il CAI 666 nella val Setus
Discesa con il CAI 666 nella val Setus
Discesa con il CAI 666 nella val Setus
Discesa con il CAI 666 nella val Setus
Discesa con il CAI 666 nella val Setus