lunedì 19 febbraio 2018

Picco di Navola (dalla sella dei Focarelli) EE

Rilievo delle Alpi Apuane poco rinomato ma non per questo privo d'interesse, il giro solitario percorre esili tracce ed è riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori del posto o dotati di GPS.

DATA: 21 ottobre 2017

PARTENZA: Con l’autostrada A12 usciamo al casello di Massa (Toscana), tenendo le indicazioni per il centro della città l’attraversiamo in direzione della montagna per intraprendere la “via Bassa Tambura” o SP.5 con cartello che indica il paese di Forno. Lo raggiungiamo dopo circa 8 km dal centro di Massa, quindi appena attraversato l’abitato arriviamo al bivio della stradina, dritto prosegue e termina alle cave in località Biforco, noi invece risaliamo a sinistra e ignorato un bivio con il “viottolo dei Cigli” in località Ilci, continuiamo fino a un marcato tornante dove è situato un container per la raccolta di acqua in località Mozziconi (circa 3 km dal centro del paese di Forno)




Traccia reale del GPS sullo stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/

ITINERARIO: Mozziconi q.435 (Dalla curva a U della stradina iniziamo percorrendo la vecchia via di lizza parallela al canale Regolo aiutati da un cavo d’acciaio utile come corrimano, siamo sul CAI 37, cartelli assenti ma buoni segni CAI)       Bivio q.472 (A sinistra inizia in salita un sentierino non segnato, stiamo sul CAI 37 che dopo pochi metri sale al “passo del Gatto”, un macigno che si aggira dovendosi chinare con l’aiuto di alcuni cordini)       Deviazione q.486 (Dopo pochi metri avere superato il passo del Gatto alla nostra destra nel versante opposto notiamo la grande colata detritica de I Serroni, appena l’abbiamo superata lasciamo il CAI 37 che continua sulla via di lizza dove è presente un tubo dell’acqua, scendiamo attraversando il letto asciutto del canale Regolo e iniziamo a risalire una traccia evidenziata da sporadici bolli rossi)      Casotto q.500 (Appena abbiamo iniziato a risalire dal canale Regolo raggiungiamo un piccolo casotto abbandonato in uso ai lavori di cava che dal CAI 37 non avevamo notato, la traccia risale parallela al canale Regolo, poi in breve curva a destra a ritroso portandoci alla colata detritica de I Serroni. I pochi bolli rossi spariscono, quindi cominciamo a salire a vista o su esile traccia paralleli al ravaneto, direzione nord/est, poi sui 720 m di quota, prima di raggiungere alcuni alberi sopra di noi, iniziamo a virare a sinistra seguendo l’andamento naturale della vallata e allontanandoci di fatto da I Serroni, ritroviamo qualche bollo rosso e la traccia, direzione nord/ovest)      Macigno q.820 (Risalendo la vallata con direzione nord/ovest ci appaiono davanti a noi due grandi speroni rocciosi il più alto dei quali è quotato 836 da IGM. Lasciandoceli alla nostra sinistra cambiamo direzione, nord, risalendo e passando di fianco un grosso macigno dal quale è stato ricavato un antico ricovero per pastori di cui rimangono pochi muretti. In breve virando a destra si attraversa una colata detritica che alimenta quella principale de I Serroni, si prosegue con direzione est e risaliti ulteriormente ci appare la piccola vallata detritica che scende dalla sella dei Focarelli, la traccia non segnata la risale a mezzacosta)      Sella dei Focarelli q.958 (Senza una traccia ben precisa arriviamo alla sella, il versante opposto ha un fitto bosco, noi iniziamo a risalire ripidamente il crinale a sinistra con direzione nord, traccia e qualche sporadico bollo rosso, poi dopo pochi minuti il proseguo lascia temporaneamente il filo di cresta aggirandola a destra per poi riprenderla in seguito. Ritornati sul filo di crinale continuiamo l’ascesa agevolati da tratti ben scalinati che con andamento a zig-zag ci fanno guadagnare quota, non ci sono grosse difficoltà ma il percorso è molto aereo)      Case Rapalli q.1123 (Terminata la ripida risalita del crinale, sui 1100 m di quota il sentierino entra nel bosco che in falsopiano e senza problemi ce lo fa attraversare per poi uscirne nella valle delle Rose, davanti a noi si apre una distesa di alte felci che nasconde il proseguo, quindi le attraversiamo mantenendo la direzione e senza perdere quota puntando al costone roccioso dove si può scorgere una costruzione di sasso, siamo a Case Rapalli, non abitazioni ma spartani recinti di sasso sotto anfratti rocciosi costruiti per ospitare le pecore. Ora segni rossi e traccia spariscono, davanti a noi si vede l’evidente mole del monte Rasore, iniziamo a risalire a sinistra tenendo rigorosamente la direzione ovest, si procede a vista seguendo inizialmente il costone roccioso di Case Rapalli, poi procedendo in ripida salita tra felci e paleo puntando al crinale sopra di noi)      Picco di Navola q.1271 (Indicazioni e segni assenti. Se il versante est dal quale siamo saliti è caratterizzato da un ripido paleo, il versante ovest precipita verticalmente e solo in seguito vedremo la sua imponenza, ora puntando lo sguardo sotto il monte Rasore, nord, possiamo notare il filo della traccia a mezzacosta che dovremmo andare a percorrere, quindi iniziamo a scendere a vista il verde e facile pendio con direzione nord/est)      Deviazione q.1236 (Scesi dal Picco di Navola siamo sul crinale che ora affilato e roccioso conduce sul monte Rasore, noi seguiamo la marcata ma esile traccia a sinistra che procede a mezzacosta un po’nascosta dal paleo ma non vi sono problemi di percorrenza. Dopo circa venti minuti alcune placche rocciose interrompono la buona traccia, le attraversiamo facilmente e ritroviamo il nostro percorso, sotto di noi si possono osservare i ruderi delle Capanne di Navola, quindi procediamo per circa altri cinque minuti e lasciamo la traccia che ci farebbe risalire un tratto roccioso con passaggi di 1°esposti, scendiamo a sinistra a vista il verde pendio puntando a un albero isolato, direzione nord/ovest)        CAI 37 q.1136 (In prossimità dell’albero isolato ci innestiamo sul CAI 37, a destra sale alla Foce di Navola, noi lo teniamo a sinistra in discesa)      Capanna di Navola q.1074 (Il rudere è situato a destra del sentiero)   –   Capanna di Navola q.1036 (Il rudere è situato a sinistra del sentiero caratterizzato da longheroni di ferro che sostenevano il tetto crollato, da qui possiamo ammirare la verticale parete est del Picco di Navola)      Capanne di Navola q.984 (Ruderi di 4/5 capanne)   –    Rifugio G. Pisano q.935 (Del vecchio rifugio rimangono pochi resti)      Capanno Evaristo q.875 (Un vecchio capanno è stato modestamente recuperato e utilizzato dal pastore Evaristo, sbiadita scritta sulla porta. Ora il CAI 37 scende a destra e procedendo nel bosco transita sotto il capanno, in breve alcuni tratti infrascati dai rovi ci ostacolano il percorso)     Canale Regolo q.750 (Al termine della discesa usciamo dal bosco, attraversiamo l’angusto canale detritico e dalla parte opposta ci innestiamo nella vecchia via di lizza, il CAI 37 la tiene a sinistra parallela e poco sopra il canale)     Deviazione q.728 (Lasciamo la via di lizza che prosegue ma in breve si interrompe a causa dell’antico ponte Barsanti che è crollato, scendiamo a sinistra e percorriamo il greto del canale Regolo tra grossi sfasciumi rocciosi)     Teleferica q.713 (Siamo in prossimità dell’antico ponte Barsanti crollato, ritorniamo sulla via di lizza ma sul lato sinistro del canale Regolo dove è presente una piccola teleferica)     Teleferica q.590 (In questo tratto la via di lizza è franata, passiamo poco sotto una piccola teleferica riprendendo la via di lizza, sulla destra possiamo notare un ponte di ferro che attraversa il canale Regolo di cui rimangono solo i tralicci di ferro, quindi il CAI 37 continua sulla lizza oltrepassando dei grossi blocchi di marmo abbandonati)     Teleferica q.570 (Situata su un enorme macigno alla nostra destra)     Ponte q.513 (Largo ponte di cemento crollato, il CAI 37 lo aggira scendendo a sinistra e riprendendo la via di lizza poco sotto)     Deviazione q.486 (Superata una fonte d’acqua arriviamo nel punto dove alla mattina avevamo lasciato il CAI 37 per risalire alla sella dei Focarelli , ripercorriamo il tragitto fino all’auto)     Bivio q.472     Mozziconi q.435


DISLIVELLO TOTALE: 900 m.
QUOTA MASSIMA: Picco di Navola q.1271
LUNGHEZZA: 6 km
DIFFICOLTA: EE


NOTE:







Sentieri



- Itinerario per escursionisti esperti e conoscitori del posto, come quasi tutti i percorsi sulle Apuane è da fare con buona visibilità e terreno asciutto.
- La traccia che dal CAI 37 dopo il passo del Gatto risale alla sella dei Focarelli a volte è incerta e i segni rossi sono sporadici, ci manteniamo paralleli alla colata detritica de I Serroni poi sui 720 m di quota ce ne allontaniamo fino al macigno di q.820, da qui l’ascesa prosegue con direzione nord-nord/est fino alla sella dei Focarelli dalla quale iniziamo a percorrere il crinale, ripido e aereo ma con tracciato ben scalinato, evidenziato da sporadici segni.
- Da Case Rapalli (ricoveri per pecore) risaliamo a vista e senza segni o traccia il ripido ma facile pendio erboso tenendo rigorosamente la direzione ovest.
- La discesa dal Picco di Navola la facciamo con la via normale che paradossalmente non è segnata, si tratta di una esile ma marcata traccia a mezzacosta che si sviluppa sotto il versante sud/ovest del monte Rasore.


Fonti
- Tubo d’acqua sul CAI 37 poco dopo avere oltrepassato il ponte di cemento di quota 513 m.


Curiosità
Il rifugio Giovanni Pisano è stato costruito dal CAI di Pisa nel 1929 e fu distrutto a causa del conflitto mondiale, in seguito fu ricostruito nel 1953 ma una grossa frana lo rende inutilizzabile definitivamente e quindi abbandonato.


TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Mozziconi
0,00
Bivio q.472  
0,05
Deviazione q.486
0,08
Casotto q.500
0,11
Macigno q.820
0,52
Sella dei Focarelli
1,12
Case Rapalli
1,47
Picco di Navola
2,07
Deviazione q.1236
2,11
CAI 37 q.1136
2,40
Capanna di Navola q.1074
2,50
Capanna di Navola q.1036
2,54
Capanne di Navola q.984
3,00
Rifugio G. Pisano
3,06
Capanno Evaristo
3,12
Canale Regolo q.750
3,28
Deviazione q.728
3,36
Teleferica q.713
3,41
Teleferica q.590
3,52
Teleferica q.570
3,55
Ponte q.513
4,04
Deviazione q.486
4,11
Bivio q.472  
/
Mozziconi
4,18




Mozziconi q.435 (Dalla curva a U della stradina iniziamo percorrendo la vecchia via di lizza parallela al canale Regolo aiutati da un cavo d’acciaio utile come corrimano, siamo sul CAI 37, cartelli assenti ma buoni segni CAI)
Mozziconi q.435 (Dalla curva a U della stradina iniziamo percorrendo la vecchia via di lizza parallela al canale Regolo aiutati da un cavo d’acciaio utile come corrimano, siamo sul CAI 37, cartelli assenti ma buoni segni CAI)
Mozziconi q.435 (Dalla curva a U della stradina iniziamo percorrendo la vecchia via di lizza parallela al canale Regolo aiutati da un cavo d’acciaio utile come corrimano, siamo sul CAI 37, cartelli assenti ma buoni segni CAI)
Sul CAI 37
Al “passo del Gatto”, un macigno che si aggira dovendosi chinare con l’aiuto di alcuni cordini
Deviazione q.486 (Dopo pochi metri avere superato il passo del Gatto alla nostra destra nel versante opposto notiamo la grande colata detritica de I Serroni)

Deviazione q.486 (Dopo pochi metri avere superato il passo del Gatto alla nostra destra nel versante opposto notiamo la grande colata detritica de I Serroni, appena l’abbiamo superata lasciamo il CAI 37 che continua sulla via di lizza dove è presente un tubo dell’acqua, scendiamo attraversando il letto asciutto del canale Regolo e iniziamo a risalire una traccia evidenziata da sporadici bolli rossi)
Casotto q.500 (Appena abbiamo iniziato a risalire dal canale Regolo raggiungiamo un piccolo casotto abbandonato in uso ai lavori di cava che dal CAI 37 non avevamo notato)
Dal Casotto q.500 la traccia risale parallela al canale Regolo …
… poi in breve curva a destra a ritroso portandoci alla colata detritica de I Serroni.
Sui 720 m di quota, prima di raggiungere alcuni alberi sopra di noi, iniziamo a virare a sinistra seguendo l’andamento naturale della vallata e allontanandoci di fatto da I Serroni, ritroviamo qualche bollo rosso e la traccia, direzione nord/ovest

Macigno q.820 (Risalendo la vallata con direzione nord/ovest ci appaiono davanti a noi due grandi speroni rocciosi il più alto dei quali è quotato 836 da IGM. Lasciandoceli alla nostra sinistra cambiamo direzione, nord, risalendo e passando di fianco un grosso macigno dal quale è stato ricavato un antico ricovero per pastori di cui rimangono pochi muretti.
In breve virando a destra si attraversa una colata detritica che alimenta quella principale de I Serroni
Sella dei Focarelli q.958
Sella dei Focarelli q.958 (Senza una traccia ben precisa arriviamo alla sella, il versante opposto ha un fitto bosco, noi iniziamo a risalire ripidamente il crinale a sinistra con direzione nord

Dalla sella dei Focarelli iniziamo a risalire ripidamente il crinale a sinistra con direzione nord
Dalla sella dei Focarelli iniziamo a risalire ripidamente il crinale a sinistra con direzione nord
Zoomata sulle cave di Biforco
Continuiamo l’ascesa agevolati da tratti ben scalinati che con andamento a zig-zag ci fanno guadagnare quota, non ci sono grosse difficoltà ma il percorso è molto aereo
Continuiamo l’ascesa agevolati da tratti ben scalinati che con andamento a zig-zag ci fanno guadagnare quota, non ci sono grosse difficoltà ma il percorso è molto aereo

Continuiamo l’ascesa agevolati da tratti ben scalinati che con andamento a zig-zag ci fanno guadagnare quota, non ci sono grosse difficoltà ma il percorso è molto aereo
Continuiamo l’ascesa agevolati da tratti ben scalinati che con andamento a zig-zag ci fanno guadagnare quota, non ci sono grosse difficoltà ma il percorso è molto aereo
Continuiamo l’ascesa agevolati da tratti ben scalinati che con andamento a zig-zag ci fanno guadagnare quota, non ci sono grosse difficoltà ma il percorso è molto aereo

Continuiamo l’ascesa agevolati da tratti ben scalinati che con andamento a zig-zag ci fanno guadagnare quota, non ci sono grosse difficoltà ma il percorso è molto aereo
Continuiamo l’ascesa agevolati da tratti ben scalinati che con andamento a zig-zag ci fanno guadagnare quota, non ci sono grosse difficoltà ma il percorso è molto aereo
Terminata la ripida risalita del crinale, sui 1100 m di quota il sentierino entra nel bosco che in falsopiano e senza problemi ce lo fa attraversare
Terminata la ripida risalita del crinale, sui 1100 m di quota il sentierino entra nel bosco che in falsopiano e senza problemi ce lo fa attraversare per poi uscirne nella valle delle Rose, davanti a noi si apre una distesa di alte felci che nasconde il proseguo, quindi le attraversiamo mantenendo la direzione e senza perdere quota puntando al costone roccioso

Usciamo dal bosco nella valle delle Rose, davanti a noi si apre una distesa di alte felci che nasconde il proseguo
Case Rapalli q.1123 (Siamo a Case Rapalli, non abitazioni ma spartani recinti di sasso sotto anfratti rocciosi costruiti per ospitare le pecore)
Case Rapalli q.1123 (Siamo a Case Rapalli, non abitazioni ma spartani recinti di sasso sotto anfratti rocciosi costruiti per ospitare le pecore)
Vista del monte Rasore da case Rapalli
Ora segni rossi e traccia spariscono, iniziamo a risalire a sinistra tenendo rigorosamente la direzione ovest, si procede a vista seguendo inizialmente il costone roccioso di Case Rapalli, poi procedendo in ripida salita tra felci e paleo puntando al crinale sopra di noi
La ripida salita che da case Rapalli conduce alla vetta del Picco di Navola

Picco di Navola q.1271 (Dalla cima possiamo notare il filo della traccia a mezzacosta che dovremmo andare a percorrere)
Picco di Navola q.1271 (Panorama e zoomata sul torrione Figari e Punta Questa)
Picco di Navola q.1271 (Panorama verso le cave di Colonnata)

Picco di Navola q.1271 (Zoomata verso la valle degli Alberghi)
Picco di Navola q.1271 (Zoomata verso l’edificio abbandonato di casa dei Pisani in uso alle cave)
Dal Picco di Navola iniziamo a scendere a vista il verde e facile pendio con direzione nord/est
Dalla Deviazione q.1236 seguiamo la marcata ma esile traccia a sinistra che procede a mezzacosta, i segni sono assenti ed è un po’nascosta dal paleo ma non vi sono problemi di percorrenza.
Traccia a mezzacosta che scende sotto il versante sud/ovest del monte Rasore

Traccia a mezzacosta che scende sotto il versante sud/ovest del monte Rasore
Traccia a mezzacosta che scende sotto il versante sud/ovest del monte Rasore
CAI 37 q.1136 (In prossimità dell’albero isolato ci innestiamo sul CAI 37) 
Capanna di Navola q.1074 (Il rudere è situato a destra del sentiero)
Dalle capanne di Navola possiamo ammirare la verticale parete ovest del Picco di Navola

Capanna di Navola q.1036 (Il rudere è situato a sinistra del sentiero caratterizzato da longheroni di ferro che sostenevano il tetto crollato)
Capanne di Navola q.984 (Ruderi di 4/5 capanne)
Rifugio G. Pisano q.935 (Del vecchio rifugio rimangono pochi resti)
Capanno Evaristo
Tratti infrascati dai rovi del CAI 37 ci ostacolano il percorso  

Canale Regolo q.750 (Al termine della discesa usciamo dal bosco, attraversiamo l’angusto canale detritico e dalla parte opposta ci innestiamo nella vecchia via di lizza, il CAI 37 la tiene a sinistra parallela e poco sopra il canale)
Sulla via di lizza CAI 37 che segue il canale Regolo
Il canale Regolo in prossimità dell’antico ponte Barsanti crollato e della Teleferica q.713
Teleferica q.713
Sulla via di lizza CAI 37 che segue il canale Regolo dopo avere lasciato la Teleferica q.713

Teleferica q.590 (In questo tratto la via di lizza è franata, passiamo poco sotto una piccola teleferica riprendendo la via di lizza, sulla destra possiamo notare un ponte di ferro che attraversa il canale Regolo di cui rimangono solo i tralicci di ferro, quindi il CAI 37 continua sulla lizza oltrepassando dei grossi blocchi di marmo abbandonati)
Teleferica q.590 (Sulla destra possiamo notare un ponte di ferro che attraversa il canale Regolo di cui rimangono solo i tralicci di ferro)
Dalla Teleferica q.590 il CAI 37 continua sulla lizza oltrepassando dei grossi blocchi di marmo abbandonati
Teleferica q.570 (Situata su un enorme macigno alla nostra destra)
Sulla via di lizza CAI 37 che segue il canale Regolo
Ponte q.513 (Largo ponte di cemento crollato)