martedì 18 luglio 2017

Cima Trappola e monte Sparavieri (da San Giorgio) E

Traversata tra i maggiori rilievi dell'altopiano dei monti Lessini in Veneto.

DATA: 9 aprile 2017

PARTENZA: Con l’autostrada A4 usciamo al casello di Verona Est, iniziamo a percorrere la tangenziale est seguendo le indicazioni per la Lessinia e Bosco Chiesa Nuova che ci portano in seguito sulla SP.6. Giunti al paese di Bosco Chiesa Nuova (34 km dal casello autostradale) continuiamo sulla SP.6 seguendo le indicazioni per San Giorgio che avevamo già avuto modo di notare in precedenza, arriviamo dopo altri 12 km al grande complesso turistico e ci fermiamo nell’ampio parcheggio di fianco l’albergo Valon (allo stato attuale abbandonato), 46 km dall’A4.






Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale


ITINERARIO: San Giorgio q.1494 (In fondo al parcheggio ci sono i cartelli CAI: a destra inizia la sterrata CAI 254 per malga Malera di Sotto, noi invece risaliamo con direzione est il CAI 287 che segue la pista da sci paralleli allo skilift, segni assenti)   –    Bivio q.1580 (Arriviamo a un enorme e solitario macigno dove ci sono i cartelli, bivio del CAI 287: a sinistra conduce al Buso del Valon, noi manteniamo la direzione per il passo Malera, segni molto sporadici)      Pozza d’acqua q.1727 (Al termine della salita arriviamo sulla larga dorsale dove è presente una pozza d’acqua, probabilmente asciutta in piena estate. Lasciamo il CAI 287 che ora continua a mezzacosta con direzione est, risaliamo il verde pendio alla nostra sinistra, a vista e seguendo tracce di passaggio, direzione nord/est)       Bella Lasta q.1812 (Nel frattempo ci siamo innestati sulla buona traccia proveniente dal passo Malera, ora si prosegue sul crinale senza problemi, segni assenti)      Cima Trappola q.1865 (Omino di sassi e croce di vetta nascosta dalla vegetazione. Ora si scende per buona traccia non segnata che entra nei fitti pini mughi, direzione nord, poi in breve vira a sinistra, ovest, verso l’evidente rifugio San Giorgio e gli impianti di risalita sul Castel Gaibana)        Bocca del Valon q.1761 (Al termine della discesa usciamo dai fitti pini mughi e proseguiamo a vista o per traccia in aperta prateria verso l’evidente cima di Castel Gaibana che dobbiamo raggiungere)       Castel Gaibana q.1806 (Durante la ripida salita possiamo ammirare la sua caratteristica e verticale parete nord. Arriviamo sulla cima dove c’è un osservatorio e gli impianti di risalita, ora scendiamo a vista e senza traccia obbligata il ripido pendio stando paralleli alla soprastante seggiovia che ci teniamo alla nostra sinistra, poi in breve ci allontaniamo e seguiamo la recinzione che delimita il crinale e il precipizio alla nostra destra, direzione nord)       Bocca di Castello q.1672 (Seguendo la recinzione di crinale che delimita il precipizio arriviamo a una piccola depressione, indicazioni assenti, ora risaliamo il promontorio del Castelletto sempre a vista mantenendo la direzione nord/ovest)       Castelletto q.1725 (Promontorio anonimo senza indicazioni, poche decine di metri sotto di noi possiamo notare il punto di arrivo dello skilift che risale da San Giorgio, continuiamo a vista mantenendo il crinale)       Casotto q.1690 (Casotto di cemento abbandonato, era di servizio a un impianto di risalita ora dismesso, a poca distanza si vedono le fondamenta dei tralicci)      Bocca Gaibana q.1588 (Seguendo il filo del verde crinale e la recinzione che lo delimita ci innestiamo sul CAI 110, cartelli: a destra a poca distanza c’è lo stretto passaggio di Bocca Gaibana, a sinistra poco sotto di noi la carrozzabile CAI 250, continuiamo a vista seguendo il crinale che ora riprende a salire, direzione nord/ovest)    –     Dosso di San Nazzaro q.1693 (Promontorio anonimo senza indicazioni)        Sella q.1658 (Depressione del crinale, a pochi metri da noi c’è la carrozzabile CAI 250, ora riprendiamo a salire sempre con direzione nord/ovest)        Monte Sparavieri q.1797 (Cippo di sasso, cartello e croce di vetta, cominciamo a scendere mantenendo la direzione e il crinale)       Croce q.1789 (Piccola croce di metallo a poca distanza dalla cima)      Croce q.1737 (Croce di sasso in memoria di un chierico stimmatino, continuiamo a scendere passando a poca distanza dalla malga abbandonata di Gasparine, dopo la quale oltre la recinzione inizia anche un muretto di pietre a delimitare il crinale in leggera salita)       Cima di Mezzogiorno q.1670 (Seguendo il muretto di pietre arriviamo sul punto alto completamente anonimo, da qui scendiamo a sinistra, direzione ovest alla sottostante depressione delineata da un vecchio e vistoso muretto di cemento)        Sella q.1635 (Ampia depressione delimitata da un vecchio muretto di cemento, continuiamo a seguire il muretto e la recinzione che mantenendo la direzione risale il verde pendio che culmina alla soprastante ed evidente dorsale)   –    Dorsale q.1689 (Siamo risaliti sulla larga e verde dorsale quotata 1689 da IGM, in loco alcune postazioni circolari testimonianze della grande guerra, ora seguiamo la dorsale in piano con direzione sud/est in vista delle malghe Gasparine)    -    Malghe Gasparine di Dietro q.1698 (Innesto sulla carrozzabile, a sinistra scende al rudere della malga inferiore quotata 1671 che avevamo bypassato scendendo dal monte Sparavieri, andiamo dritto con la carrozzabile in falso piano oltrepassando il piccolo laghetto e la malga ristrutturata quotata 1705 da IGM ma in loco quotata 1712)       Croce q.1712 (Grande croce e panche sul bordo della carrozzabile)      Pozza Morta q.1715 (Bivio della carrozzabile, tabella e innesto sul CAI 250, andiamo a sinistra in leggera discesa)       Bivio q.1645 (A destra a ritroso uno stradello sale alla malga quotata 1651, stiamo sulla carrozzabile CAI 250)    –    Bivio q.1640 (A destra uno stradello conduce alla grande e ben visibile malga Nazzaro, stiamo sulla carrozzabile)    –    Incrocio q.1576 (Cartelli: a sinistra c’è il sentiero CAI 110 che in breve risale alla Bocca Gaibana, a destra scende un largo tracciato o pista da fondo invernale che percorrendo il fondovalle conduce a San Giorgio, stiamo sulla carrozzabile)       Bivio q.1575 (Oltrepassata una croce in memoria c’è il bivio della carrozzabile: a sinistra risale e termina alla malga Gaibana, stiamo sulla nostra carrozzabile CAI 250)       San Giorgio q.1494.
 
DISLIVELLO TOTALE: 850 m
QUOTA MASSIMA: Cima Trappola q.1865
LUNGHEZZA: 15,6 km
DIFFICOLTA: E


NOTE:


Sentieri



- Tutto il crinale tra Cima Trappola e Cima di Mezzogiorno non è segnato, si percorre a vista senza problemi. Il ritorno è su carrozzabile CAI 250 molto frequentata.


TEMPI RILEVATI:
Tempo
     Totale
     (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
San Giorgio
0,00
Croce q.1789
/
Bivio q.1580
0,11
Croce q.1737
2,38
Pozza d’acqua q.1727
0,28
Cima di Mezzogiorno
2,50
Bella Lasta
/
Sella q.1635
2,54
Cima Trappola
0,50
Dorsale q.1689
3,00
Bocca del Valon
/
Malghe Gasparine
3,07
Castel Gaibana
1,15
Croce q.1712
3,15
Bocca di Castello
1,26
Pozza Morta
3,17
Castelletto
1,35
Bivio q.1645
3,35
Casotto q.1690
1,40
Bivio q.1640
3,38
Bocca Gaibana
1,52
Incrocio q.1576
3,53
Dosso di San Nazzaro
2,10
Bivio q.1575
3,56
Sella q.1658
2,15
San Giorgio
4,20
Monte Sparavieri
2,32






San Giorgio q.1494
Risaliamo con direzione est il CAI 287
Bivio q.1580 (Arriviamo a un enorme e solitario macigno dove ci sono i cartelli, bivio del CAI 287)
Sul CAI 287 verso il passo Malera
Sul CAI 287 verso il passo Malera
Pozza d’acqua q.1727 (Al termine della salita arriviamo sulla larga dorsale dove è presente una pozza d’acqua)

Al termine della salita arriviamo sulla larga dorsale dove è presente una pozza d’acqua, probabilmente asciutta in piena estate. Lasciamo il CAI 287 che ora continua a mezzacosta con direzione est, risaliamo il verde pendio alla nostra sinistra, a vista e seguendo tracce di passaggio, direzione nord/est
Bella Lasta q.1812 (Nel frattempo ci siamo innestati sulla buona traccia proveniente dal passo Malera, ora si prosegue sul crinale senza problemi, segni assenti)
Da Bella Lasta verso Cima Trappola
Salita finale alla Cima Trappola
Cima Trappola
Cima Trappola

Da Cima Trappola si scende per buona traccia non segnata che entra nei fitti pini mughi, direzione nord
Al termine della discesa usciamo dai fitti pini mughi e proseguiamo a vista o per traccia in aperta prateria verso l’evidente cima di Castel Gaibana che dobbiamo raggiungere 
Zoomata su Castel Gaibana
In prossimità della Bocca del Valon q.1761
In prossimità della Bocca del Valon q.1761

Osservatorio sul Castel Gaibana q.1806
Osservatorio sul Castel Gaibana q.1806
Castel Gaibana q.1806 (Panorama verso Cima Trappola e il percorso appena fatto)
Castel Gaibana q.1806 (Panorama verso monte Sparavieri che dobbiamo raggiungere)

Castel Gaibana q.1806 (La stazione di risalita sulla cima)
Castel Gaibana q.1806 (Ora scendiamo a vista e senza traccia obbligata il ripido pendio stando paralleli alla soprastante seggiovia che ci teniamo alla nostra sinistra) 
In breve ci allontaniamo e seguiamo la recinzione che delimita il crinale e il precipizio alla nostra destra, direzione nord
Uno dei tanti camosci che popolano la zona

Bocca di Castello q.1672 (Seguendo la recinzione di crinale che delimita il precipizio arriviamo a una piccola depressione, indicazioni assenti, ora risaliamo mantenendo la direzione nord/ovest a vista il promontorio del Castelletto)
Castelletto q.1725
(In lontananza il promontorio del monte Tomba)
Castelletto q.1725 (Poche decine di metri sotto di noi possiamo notare il punto di arrivo dello skilift che risale da San Giorgio)
Casotto q.1690 (Casotto di cemento abbandonato, era di servizio a un impianto di risalita ora dismesso)
Il Castelletto dietro di noi

Panorama verso il monte Sparavieri che dobbiamo raggiungere appena lasciato il Castelletto
Sul crinale dopo avere oltrepassato il Castelletto
Tipica stratificazione rocciosa
Bocca Gaibana q.1588
Da Bocca Gaibana continuiamo a vista seguendo il crinale che ora riprende a salire, direzione nord/ovest

Dosso di San Nazzaro q.1693 (Promontorio anonimo senza indicazioni, davanti a noi la cima del monte Sparavieri che dobbiamo raggiungere)
Monte Sparavieri q.1797
(Cippo di sasso, cartello e croce di vetta)
Monte Sparavieri q.1797 (Panorama sul Carega)
Dal monte Sparavieri q.1797 cominciamo a scendere mantenendo la direzione e il crinale

Panorama durante la discesa dal monte Sparavieri sul percorso che dobbiamo fare
Zoomata sulla cima Mezzogiorno vista durante la discesa dal monte Sparavieri
Croce q.1737
(Croce di sasso in memoria di un chierico stimmatino)
Le malghe Gasparine a poca distanza da noi

   Cima di Mezzogiorno q.1670 (Seguendo il muretto di pietre arriviamo sul punto alto completamente anonimo)
Muretto di pietre
    Dalla Cima di Mezzogiorno q.1670 scendiamo a sinistra, direzione ovest alla sottostante depressione delineata da un vecchio e vistoso muretto di cemento
Dorsale q.1689 (Siamo risaliti sulla larga e verde dorsale quotata 1689 da IGM, in loco alcune postazioni circolari testimonianze della grande guerra)
Dorsale q.1689 (Siamo risaliti sulla larga e verde dorsale quotata 1689 da IGM, in loco alcune postazioni circolari testimonianze della grande guerra, ora seguiamo la dorsale in piano con direzione sud/est in vista delle malghe Gasparine)
Malghe Gasparine di Dietro q.1698

Malghe Gasparine di Dietro q.1698
Malghe Gasparine di Dietro
Malghe Gasparine di Dietro
Malghe Gasparine di Dietro
Sulla carrozzabile dopo avere lasciato le malghe Gasparine di Dietro
Sulla carrozzabile CAI 250