domenica 6 settembre 2015

Cima d’Asta (EEA)

Partiamo da malga Sorgazza e attraverso forcella Magna andiamo a percorrere la facile ferrata Giulio Gabrielli, ascesa alla Cima d'Asta risalendo il Canalone dei Bassanesi e discesa con la via normale.

DATA: 19 luglio 2015

PARTENZA: Con l’autostrada A22 usciamo a Trento nord e prendiamo la SS.47 seguendo le indicazioni per Valsugana e Padova oltrepassando i laghi di Levico e Caldonazzo. Dopo circa 55 km dal casello autostradale, lasciamo la SS.47 e voltiamo a sinistra cercando di individuare la SP.78 che sale oltrepassando i paesi di Villa, Strigno, Bieno fino ad arrivare al paese di Pieve Tesino (circa 12 km dalla SS.47), da qui risaliamo a sinistra la stradina “via Marchetto” che ci fa entrare nella Val Malene (cartelli) e la seguiamo fino al suo termine arrivando dopo circa 9 km a Malga Sorgazza (località molto frequentata e ampio parcheggio).






Stralcio della mappa interattiva openstreetmap tratta dal sito http://www.openstreetmap.org


ITINERARIO: Malga Sorgazza q.1450 (Dall’area parcheggio sotto la malga, iniziamo a percorrere la forestale CAI 327 che passa vicino il lago artificiale)      Bivio q.1440 (Oltrepassiamo il piccolo cimitero di guerra e dopo poco ignoriamo il largo tracciato che scende a destra e teniamo la forestale CAI 327)        Bivio q.1505 (Cartelli: a destra scende il sentiero CAI 386 e attraversato il torrente conduce al monte Coston, andiamo dritto sulla forestale CAI 327)      Ponte Val Vendrame q.1534 (Appena lo attraversiamo c’è il bivio con cartelli: a sinistra sale il sentiero CAI 360 per la forcella Buse Todesche, teniamo la forestale CAI 327)    –    Teleferica Brusà q.1647 (Di servizio al rifugio Ottone Brentari, bivio con cartelli e fine della forestale: sopra la teleferica sale nel bosco il sentiero CAI 327 per il rifugio, noi prendiamo il CAI 380 su largo sentiero inizialmente in falsopiano, poi inizia a salire a zig-zag verso forcella Magna)        Forcella Magna q.2117 (Larga sella e incrocio con cartelli: prendiamo il CAI 326 a destra in salita, indicazioni per il rifugio Ottone Brentari e la ferrata Giulio Gabrielli)     Bivio q.2185 (Cartelli: a destra prosegue il CAI 326 per il rifugio, noi andiamo a sinistra in salita su mulattiera, indicazioni per la ferrata)        Punta Socede q.2345 (Il sentiero aggira poco sotto la cima)        Forcella q.2253 (Stretta forcella, il sentiero si sposta sul versante opposto del crinale)    –     Ferrata Giulio Gabrielli q.2263 (Inizio della ferrata attrezzata solo con fune d’acciaio, dopo questo primo tratto termina e prosegue fino alla seconda parte dove risale verticalmente su scalette di ferro alla fine delle quali si conclude la via e continua in salita per sentiero)       Cima Colverde q.2268 (Nessuna indicazione, ora si scende al sottostante passo Socede)        Passo Socede q.2518 (Bivio e cartelli: a sinistra scende il CAI 380/B, noi scendiamo a destra sul CAI 375, est, al sottostante lago di Cima d’Asta e al rifugio)        Deviazione q.2473 (Cartelli, il lago di Cima d’Asta è poco sotto di noi: lasciamo il CAI 375 e andiamo a sinistra, nord, su terreno detritico inizialmente in falsopiano, indicazioni per il “Canalone dei Bassanesi” e bolli rossi sulle rocce. Arrivati alla base del versante sud di Cima d’Asta, iniziamo a risalire ripidamente ma senza difficoltà il canalone detritico)        Biforcazione q.2625 (Nella ripida salita il canalone si biforca in due canalini paralleli, stiamo su quello a sinistra seguendo i buoni bolli rossi)     –    Bocchetta del Canalon q.2664 (Al termine della ripida salita del canalone detritico arriviamo sul crinale ovest di Cima d’Asta, a poca distanza su una roccia è riportata la grande scritta della Bocchetta del Canalon, ora risaliamo il largo crinale a destra, est, in seguito c’è qualche passaggio di 1°, bolli rossi indicano la via)        Cima d’Asta q.2847 (Grande croce sulla vetta, poco sotto è situato il bivacco Cavinato, proseguiamo scendendo dalla parte opposta, est, sulla via normale di salita che è CAI 364)     –     Bivio q.2670 (Bivio del CAI 364, a sinistra scende nel Vallon di Cima d’Asta, noi lo teniamo a destra a mezzacosta, direzione sud)    –    La Forzeleta q.2680 (Stretta forcella e cartello, ci arriviamo dopo una ripida salita attrezzata con cavi d’acciaio, il CAI 364 scende dalla parte opposta in vista del lago di Cima d’Asta e del rifugio Brentari)       Rifugio Ottone Brentari q.2473 (Prendiamo il CAI 327 che aggira a destra il rifugio e scende verso il lago)        Lago di Cima d’Asta q.2451 (Bivio e cartelli: a destra inizia il CAI 375 che risale al passo Socede, noi andiamo dritto sul CAI 327 che inizia a scendere dei ripidi pendii rocciosi)      Bivio q.2360 (Cartelli: a sinistra inizia il CAI 327/B per “Trodo dei Aseni”, noi andiamo dritto in discesa attraverso placche rocciose sul CAI 327)    –    Bivio q.2131 (Cartelli: come nel bivio precedente a sinistra c’è il CAI 327/B, andiamo dritto sul CAI 327)       Bivio q.2010 (Prima che il CAI 327 inizi a scendere a zig-zag, a destra inizia il CAI 326 per Forcella Magna, lo oltrepassiamo senza accorgercene)     -    Teleferica Brusà q.1647 (Chiudiamo l’anello, ripercorriamo il tragitto fatto in mattinata)        Ponte Val Vendrame q.1534      –     Bivio q.1505       Bivio q.1440        Malga Sorgazza q.1450.

 
DISLIVELLO TOTALE: 1650 m
QUOTA MASSIMA: Cima d’Asta q.2847
LUNGHEZZA: 17,6 km
DIFFICOLTA: EEA


NOTE:






Sentieri


- Molto frequentato il CAI 327 che da Malga Sorgazza conduce al rifugio Ottone Brentari.

- La breve e facile ferrata Giulio Gabrielli, termina subito dopo essere risaliti con le scalette di metallo.

- L’ascesa a Cima d’Asta per il Canalone dei Bassanesi tecnicamente non è difficile, sempre ben segnato con bolli rossi, alcuni passaggi di 1°+ tra la Bocchetta del Canalon e la vetta.

- Facili passaggi attrezzati con fune d’acciaio nella risalita con il CAI 364 a La Forzeleta.

- Il bivacco G. Cavinato appena sotto la croce di Cima d’Asta, è un piccolo edificio in muratura, sempre aperto, all’interno tavolo, panche e due posti letto.


TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Malga Sorgazza
0,00
Bocchetta del Canalon
4,20
Bivio q.1440
0,07
Cima d’Asta
4,55
Bivio q.1505
0,16
Bivio q.2670
5,20
Ponte Val Vendrame
0,20
La Forzeleta
5,40
Teleferica Brusà
0,36
Rifugio Ottone Brentari
6,10
Forcella Magna
1,45
Lago di Cima d’Asta
6,13
Bivio q.2185
2,00
Bivio q.2360
6,25
Punta Socede
/
Bivio q.2131
6,50
Forcella q.2253
2,23
Bivio q.2010
/
Ferrata Giulio Gabrielli
2,27
Teleferica Brusà
7,50
Cima Colverde
3,25
Ponte Val Vendrame
/
Passo Socede
3,35
Bivio q.1505
/
Deviazione q.2473
3,42
Bivio q.1440
/
Biforcazione q.2625
4,10
Malga Sorgazza
8,20





Malga Sorgazza q.1450 (Dall’area parcheggio sotto la malga, iniziamo a percorrere la forestale CAI 327 che passa vicino il lago artificiale) 
Malga Sorgazza q.1450 (Dall’area parcheggio sotto la malga, iniziamo a percorrere la forestale CAI 327 che passa vicino il lago artificiale)  
Malga Sorgazza q.1450 (Dall’area parcheggio sotto la malga, iniziamo a percorrere la forestale CAI 327 che passa vicino il lago artificiale)  
Cimitero di guerra
Forestale CAI 327
Teleferica Brusà q.1647

Teleferica Brusà q.1647 (Prendiamo il CAI 380 su largo sentiero inizialmente in falsopiano)   
Sul CAI 380 che risale a Forcella Magna
Sul CAI 380 che risale a Forcella Magna
Sul CAI 380 che risale a Forcella Magna (panorama)
Sul CAI 380 che risale a Forcella Magna
Sul CAI 380 (In vista di forcella Magna)

Forcella Magna q.2117
Forcella Magna q.2117
Panorama dalla forcella Magna
Forcella Magna q.2117 (Prendiamo il CAI 326 in salita)  
Bivio q.2185 (Cartelli: a destra prosegue il CAI 326 per il rifugio, noi andiamo a sinistra in salita su mulattiera, indicazioni per la ferrata) 
Sulla mulattiera che risale verso Punta Socede

Sulla mulattiera che risale verso Punta Socede
Sulla mulattiera che risale verso Punta Socede
Sulla mulattiera che risale verso Punta Socede
Punta Socede q.2345 (Il sentiero aggira poco sotto la cima)
Panorama sullo sviluppo della via ferrata poco prima di scendere alla Forcella q.2253

Forcella q.2253 (Stretta forcella, il sentiero si sposta sul versante opposto del crinale)
Dalla Forcella q.2253 andiamo verso l’attacco della ferrata
Ferrata Giulio Gabrielli q.2263
(Inizio della ferrata attrezzata solo con fune d’acciaio)   
Ferrata Giulio Gabrielli q.2263
(Inizio della ferrata attrezzata solo con fune d’acciaio)   
Ferrata Giulio Gabrielli q.2263
(Inizio della ferrata attrezzata solo con fune d’acciaio)   
Tratto intermedio tra la prima parte della ferrata e quella finale che risale delle scalette di ferro

Tratto intermedio tra la prima parte della ferrata e quella finale che risale delle scalette di ferro
Seconda parte della ferrata dove si risale verticalmente su scalette di ferro alla fine delle quali si conclude la via
Seconda parte della ferrata dove si risale verticalmente su scalette di ferro alla fine delle quali si conclude la via
Al termine della ferrata risaliamo con sentiero verso la cima Colverde
Al termine della ferrata risaliamo con sentiero verso la cima Colverde
Al termine della ferrata risaliamo con sentiero verso la cima Colverde

Risaliamo con sentiero verso la cima Colverde
Risaliamo con sentiero verso la cima Colverde
Cima Colverde q.2268 (Dietro di noi l’imponente Cima d’Asta)  
Passo Socede q.2518
Passo Socede q.2518

Deviazione q.2473 (Cartelli)   
Panorama verso il Canalone dei Bassanesi visto dal rifugio Ottone Brentari
Deviazione q.2473 (Lasciamo il CAI 375 e andiamo a sinistra, nord, su terreno detritico inizialmente in falsopiano, indicazioni per il “Canalone dei Bassanesi” e bolli rossi sulle rocce)   
Verso il Canalone dei Bassanesi
Arrivati alla base del versante sud di Cima d’Asta, iniziamo a risalire ripidamente ma senza difficoltà il canalone detritico
Arrivati alla base del versante sud di Cima d’Asta, iniziamo a risalire ripidamente ma senza difficoltà il canalone detritico

Arrivati alla base del versante sud di Cima d’Asta, iniziamo a risalire ripidamente ma senza difficoltà il canalone detritico
Al termine del Canalone dei Bassanesi
Bocchetta del Canalon q.2664 (A poca distanza su una roccia è riportata la grande scritta della Bocchetta del Canalon) 
Bocchetta del Canalon q.2664
(Ora risaliamo il largo crinale a destra, est, in seguito c’è qualche passaggio di 1°, bolli rossi indicano la via) 

Salita dalla Bocchetta del Canalon verso Cima d’Asta
Salita dalla Bocchetta del Canalon verso Cima d’Asta
Salita dalla Bocchetta del Canalon verso Cima d’Asta
Arrivo a Cima d’Asta
Cima d’Asta q.2847 (Grande croce sulla vetta) 
Cima d’Asta q.2847 (Poco sotto è situato il bivacco Cavinato)  




Panorama a 360° dalla vetta di Cima d'Asta


Cima d’Asta q.2847 (Bivacco Cavinato) 
Interno del bivacco Cavinato
Cima d’Asta q.2847 (Proseguiamo scendendo dalla parte opposta, est, sulla via normale di salita che è CAI 364)  
Cima d’Asta q.2847 (Proseguiamo scendendo dalla parte opposta, est, sulla via normale di salita che è CAI 364)  
Cima d’Asta q.2847 (Proseguiamo scendendo dalla parte opposta, est, sulla via normale di salita che è CAI 364)  
Discesa sulla via normale di salita che è CAI 364

Dal Bivio q.2670 teniamo il CAI 364 a destra a mezzacosta, direzione sud 
La facile risalita attrezzata che termina a La Forzeleta
La facile risalita attrezzata che termina a La Forzeleta
La Forzeleta q.2680 (Stretta forcella e cartello, ci arriviamo dopo una ripida salita attrezzata con cavi d’acciaio)  
La Forzeleta q.2680 (Il CAI 364 scende dalla parte opposta in vista del lago di Cima d’Asta e del rifugio Brentari)  

Sul CAI 364 che da La Forzeleta scende al rifugio O. Brentari
Rifugio Ottone Brentari q.2473
Rifugio Ottone Brentari q.2473
Sul CAI 327 in discesa attraverso placche rocciose
Sul CAI 327 in discesa attraverso placche rocciose
Sul CAI 327