martedì 26 maggio 2015

Monte Radicchio (da Casalino) EE

Salita al monte Radicchio nel basso appennino Bolognese su sentieri non segnati e fuori sentiero (Per escursionisti dotati di GPS o che si sappiano muovere al di fuori dei consueti sentieri segnati)

DATA: 18 aprile 2015

PARTENZA: Con l’autostrada A1 Bologna-Firenze usciamo al casello di Sasso Marconi e teniamo le indicazioni per quest’ultimo. Dopo 3,8 km arriviamo al ponte sul fiume Reno, lo attraversiamo e ci innestiamo sulla statale SS.64 Porrettana, a destra c’è Sasso Marconi, noi la teniamo a sinistra passando i paesi di Marzabotto e Pioppe. Appena lasciato quest’ultimo, in seguito individuiamo come riferimento l’agriturismo “Le Piane”, alla nostra destra, da questo proseguiamo esattamente sulla statale Porrettana per 100 m, sempre a destra c’è un vecchio coltivo e la carrozzabile in stato di abbandono per Casalino. (18,6 km dal casello autostradale di Sasso Marconi, 100 metri dopo l’agriturismo “Le Piane” o 600 m prima di arrivare al cartello di Calvenzano).





Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale


ITINERARIO: SS.64 q.194 (100 metri oltrepassato l’agriturismo “Le Piane”, sulla destra c’è un vecchio coltivo e la carrozzabile per Casalino, l’inizio è poco evidente e la parte iniziale è ridotta a sentiero sterrato che risale parallelo tra la SS.64 sotto di noi e il vecchio coltivo, in seguito diviene più evidente, segni e cartelli assenti)    –     Casalino q.276 (Grande casa abbandonata, caratterizzata da una torre, fienile e il rudere di quella che poteva essere una cappella, probabilmente era il complesso di un convento. La carrozzabile termina, passiamo tra il fienile e la cappella, la traccia aggira la radura dietro Casalino per poi portarsi dietro lo stesso, dobbiamo andare con direzione nord per raggiungere a vista il grande traliccio dell’Enel molto sopra di noi)     –    Deviazione q.302 (L’originaria carrozzabile proseguiva a destra della radura per andare a Sanguineda, non cerchiamo di individuarla perché allo stato attuale è completamente infrascata e l’ingresso è del tutto invisibile, ci sarà tutto più comprensibile al ritorno, continuiamo a risalire a vista la radura verso il traliccio dell’Enel)    –    Traliccio Enel q.360 (Al termine della radura passiamo tra i fitti arbusti e raggiungiamo il grande traliccio dell’Enel, pochi metri sotto ora possiamo notare il cancello della casa “I Rosmarini”, quindi lo raggiungiamo e iniziamo a risalire a sinistra seguendo fedelmente e costeggiando la recinzione, lo facciamo a vista con esile traccia tra i fastidiosi arbusti, in seguito dopo pochi minuti il percorso si allarga a sentiero)    –    Fine recinzione q.442 (La recinzione che stavamo costeggiando su buon sentiero termina, continuiamo in salita con direzione nord)    –   Bivio q.468 (Biforcazione all’interno del bosco: il buon sentiero ora continua dritto a destra in discesa e in breve diventa infrascato, noi teniamo la direzione con esile ma evidente sentierino in salita, in breve aggira il punto quotato 505 da IGM mantenendosi sulla destra a mezzacosta)    –     Crinale q.495 (L’esile traccia che aggira a mezzacosta esce dal bosco e si porta sul crinale molto panoramico, ora lo seguiamo fedelmente risalendo qualche facile balzo roccioso)   –    Biforcazione q.522 (Il crinale si biforca, a sinistra meno evidente scende, noi proseguiamo per ripidissima salita sdrucciolevole alla soprastante cima, direzione nord/ovest, prestare molta attenzione a non scivolare)   –   Cima q.675 (Al termine della ripidissima e sdrucciolevole salita di crinale, raggiungiamo la vetta, senza toponimo e quota in qualsiasi mappa, teniamo il crinalino alberato a destra, direzione nord, su esile traccia, in breve sotto di noi possiamo già notare la grande Ca’ Radicchio che raggiungiamo a vista senza problemi)    –    Ca’ Radicchio q.624 (Casa forse abbandonata, innesto sul CAI 134, lo teniamo a destra passando tra i due grandi edifici)    –    Bivio q.676 (A destra scende il CAI 134/A per Trebbo, noi teniamo il CAI 134)    –    Incrocio q.682 (A destra  c’è un sentiero non segnato in piano, dritto continua il CAI 134 poco sotto monte Radicchio, noi saliamo a destra per sentiero non segnato)    –    Monte Radicchio q.695 (Siamo sul punto più alto, completamente anonimo e senza indicazioni, il sentiero continua su crinale con rada boscaglia, torniamo sui nostri passi)     –     Incrocio q.682     –    Bivio q.676 (Ora prendiamo il CAI 134/A a sinistra in discesa, piccolo cartello, segni molto sporadici)    –    Bivio q.625 (Cartelli assenti: a sinistra a ritroso inizia un sentiero non segnato, teniamo il CAI 134/A dritto in discesa)    –   Grotta q.496 (Piccola grotta, il CAI 134/A nel frattempo si è allargato a sentiero sterrato)    –   Bivio q.488 (Bivio del largo sentiero sterrato, cartelli e segni assenti: dritto prosegue come CAI 134/A per andarsi a innestare in breve sul CAI 138, noi andiamo a destra su sentiero sterrato non segnato)      –     Bivio q.452 (A sinistra a ritroso inizia un sentierino, teniamo il largo sentiero sterrato)    –    Carrozzabile q.435 (Appena oltrepassate delle baracche, ci innestiamo sulla curva a U della carrozzabile, la teniamo a sinistra in discesa)    –   Casa Elvira q.420 (Casa a uso vacanze)   –   Bivio q.401 (A sinistra a ritroso inizia una carrozzabile, noi andiamo dritto ora su strada asfaltata oltrepassando delle altre case)   –    Sanguineda q.384 (Poche decine di metri prima di arrivare alla torre di Sanguineda, lasciamo la strada asfaltata e scendiamo a destra su sterrata su fondo erboso in stato di abbandono di fianco un antica cisterna di sasso, segni e cartelli assenti. Giunti in fondo la vallata, la sterrata vira a sinistra seguendo parallela il fosso d’acqua)    –    Carrozzabile q.285 (Innesto sulla carrozzabile, la teniamo a destra in salita oltrepassando alcune case vacanza, siamo in località Castagneto)     –     I Rosmarini q.330 (A destra  c’è il grande accesso alla tenuta “I Rosmarini”, di cui avevamo costeggiato la recinzione a monte, si prosegue e in breve la carrozzabile si riduce a sterrata)    –   Deviazione q.302 (L’ultimo tratto della sterrata sparisce, completamente infrascato dalla vegetazione, sulla nostra destra a poche decine di metri si percepisce che c’è la radura di Casalino. Attraversiamo il tratto infrascato nel punto migliore, poi giunti alla radura scendiamo a Casalino)   –   Casalino q.276     –    SS.64 q.194.


DISLIVELLO TOTALE: 600 m
QUOTA MASSIMA: Monte Radicchio q.695
LUNGHEZZA: 9,5 km
DIFFICOLTA: EE
  

NOTE:





Sentieri



- Itinerario per sentieri non segnati e fuori sentiero, solo per escursionisti esperti, dotati di GPS o conoscitori del posto.
- Molto bello il complesso abbandonato di Casalino con possibilità di vedere all’interno.
- Bello il crinale che da quota 495 risale la Cima q.675, qualche facile passaggio su roccia attenzione al tratto finale che è molto ripido e sdrucciolevole.
- Nell’anno in corso (Aprile 2015) la sterrata che scende da Sanguineda è molto ostruita da alberi caduti.
- Durante la salita accanto la recinzione de I Rosmarini, incontriamo alcuni cancelli (chiusi) che danno accesso alla tenuta, a ognuno dei quali è stato dato un nome.



TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
SS.64 q.194
0,00
Bivio q.676
/
Casalino
0,12
Bivio q.625
1,41
Deviazione q.302
0,16
Grotta q.496
2,00
Traliccio Enel
0,25
Bivio q.488
2,03
Fine recinzione q.442
0,38
Bivio q.452
2,08
Bivio q.468
0,42
Carrozzabile q.435
2,12
Crinale q.495
0,48
Casa Elvira
2,15
Biforcazione q.522
1,00
Bivio q.401
2,16
Cima q.675
1,14
Sanguineda
2,20
Ca’ Radicchio
1,20
Carrozzabile q.285
2,38
Bivio q.676
1,29
I Rosmarini
2,45
Incrocio q.682
1,31
Deviazione q.302
2,56
Monte Radicchio
1,33
Casalino
3,00
Incrocio q.682
/
SS.64 q.194
3,12





SS.64 q.194
(100 metri oltrepassato l’agriturismo “Le Piane”, sulla destra c’è un vecchio coltivo e la carrozzabile per Casalino, l’inizio è poco evidente e la parte iniziale è ridotta a sentiero sterrato)
SS.64 q.194
(100 metri oltrepassato l’agriturismo “Le Piane”, sulla destra c’è un vecchio coltivo e la carrozzabile per Casalino, l’inizio è poco evidente e la parte iniziale è ridotta a sentiero sterrato)   
L’inizio è poco evidente e la parte iniziale è ridotta a sentiero sterrato
In seguito diviene più evidente, segni e cartelli assenti
Casalino

Casalino
Casalino
Casalino
Casalino
Casalino
Casalino

Casalino
Casalino
Casalino (fienile)
Casalino (cappella)
Casalino (interno)
Casalino (interno)

Casalino q.276
 (Dobbiamo andare con direzione nord per raggiungere a vista il grande traliccio dell’Enel molto sopra di noi)    
Lasciamo Casalino
Lasciamo Casalino per raggiungere a vista il grande traliccio dell’Enel molto sopra di noi
Lasciamo Casalino per raggiungere a vista il grande traliccio dell’Enel molto sopra di noi
Traliccio Enel q.360 (Al termine della radura passiamo tra i fitti arbusti e raggiungiamo il grande traliccio dell’Enel)   
Traliccio Enel q.360 (Pochi metri sotto ora possiamo notare il cancello della casa “I Rosmarini”, quindi lo raggiungiamo e iniziamo a risalire a sinistra seguendo fedelmente e costeggiando la recinzione)   

A ogni cancello della recinzione è stato assegnato un nome
Risaliamo seguendo fedelmente e costeggiando la recinzione, lo facciamo a vista con esile traccia tra i fastidiosi arbusti
Risaliamo seguendo fedelmente e costeggiando la recinzione, lo facciamo a vista con esile traccia tra i fastidiosi arbusti
In seguito dopo pochi minuti il percorso si allarga a sentiero.   
Bivio q.468 (Biforcazione all’interno del bosco: il buon sentiero ora continua dritto a destra in discesa e in breve diventa infrascato, noi teniamo la direzione con esile ma evidente sentierino in salita)
In breve aggira il punto quotato 505 da IGM mantenendosi sulla destra a mezzacosta

In breve aggira il punto quotato 505 da IGM mantenendosi sulla destra a mezzacosta
Crinale q.495 (L’esile traccia che aggira a mezzacosta esce dal bosco e si porta sul crinale molto panoramico, ora lo seguiamo fedelmente risalendo qualche facile balzo roccioso)  
Balze di Calvenzano
Crinale q.495 (L’esile traccia che aggira a mezzacosta esce dal bosco e si porta sul crinale molto panoramico, ora lo seguiamo fedelmente risalendo qualche facile balzo roccioso)  
Crinale q.495 (L’esile traccia che aggira a mezzacosta esce dal bosco e si porta sul crinale molto panoramico, ora lo seguiamo fedelmente risalendo qualche facile balzo roccioso)

Crinale q.495 (L’esile traccia che aggira a mezzacosta esce dal bosco e si porta sul crinale molto panoramico, ora lo seguiamo fedelmente risalendo qualche facile balzo roccioso)

Risaliamo sul crinale verso la Cima q.675
Risaliamo sul crinale verso la Cima q.675
Risaliamo sul crinale verso la Cima q.675
Risaliamo sul crinale verso la Cima q.675

Risaliamo sul crinale verso la Cima q.675
Risaliamo sul crinale verso la Cima q.675
Cima q.675 (Scendiamo dalla vetta su esile traccia, in breve sotto di noi possiamo già notare la grande Ca’ Radicchio che raggiungiamo a vista senza problemi)   
Sotto di noi possiamo già notare la grande Ca’ Radicchio che raggiungiamo a vista senza problemi
Ca’ Radicchio
Ca’ Radicchio

Ca’ Radicchio
Ca’ Radicchio
Ca’ Radicchio
Ca’ Radicchio
Sul CAI 134 che da Cà Radicchio conduce al monte Radicchio

Sul CAI 134 che da Cà Radicchio conduce al monte Radicchio
Incrocio q.682 (A destra  c’è un sentiero non segnato in piano, dritto continua il CAI 134 poco sotto monte Radicchio, noi saliamo a destra per sentiero non segnato)   
Monte Radicchio q.695 (Siamo sul punto più alto, completamente anonimo e senza indicazioni)
Bivio q.676 (Ora prendiamo il CAI 134/A a sinistra in discesa, piccolo cartello, segni molto sporadici)
CAI 134/A
CAI 134/A

CAI 134/A
CAI 134/A
CAI 134/A
Grotta q.496
Grotta q.496

                CAI 134/A 


Bivio q.488 (Bivio del largo sentiero sterrato, cartelli e segni assenti: dritto prosegue come CAI 134/A per andarsi a innestare in breve sul CAI 138, noi andiamo a destra su sentiero sterrato non segnato)

Su sentiero sterrato non segnato

Baracche
Carrozzabile q.435 (Appena oltrepassate delle baracche, ci innestiamo sulla curva a U della carrozzabile, la teniamo a sinistra in discesa)   
Casa Elvira q.420 (Casa a uso vacanze)
Bivio q.401
(A sinistra a ritroso inizia una carrozzabile, noi andiamo dritto ora su strada asfaltata oltrepassando delle altre case)

Le Balze di Calvenzano viste da Sanguineda
Torre di Sanguineda
Sanguineda
Sanguineda q.384 (Poche decine di metri prima di arrivare alla torre di Sanguineda, lasciamo la strada asfaltata e scendiamo a destra su sterrata su fondo erboso in stato di abbandono di fianco un antica cisterna di sasso, segni e cartelli assenti)   
Sanguineda q.384 (Poche decine di metri prima di arrivare alla torre di Sanguineda, lasciamo la strada asfaltata e scendiamo a destra su sterrata su fondo erboso in stato di abbandono di fianco un antica cisterna di sasso, segni e cartelli assenti)   

La sterrata su fondo erboso in stato di abbandono che scende da Sanguineda
La sterrata su fondo erboso in stato di abbandono che scende da Sanguineda
La sterrata su fondo erboso in stato di abbandono che scende da Sanguineda
Nell’anno in corso (Aprile 2015) la sterrata che scende da Sanguineda è molto ostruita da alberi caduti.
Nell’anno in corso (Aprile 2015) la sterrata che scende da Sanguineda è molto ostruita da alberi caduti.
La sterrata su fondo erboso in stato di abbandono che scende da Sanguineda

I Rosmarini q.330 (A destra  c’è il grande accesso alla tenuta “I Rosmarini”, di cui avevamo costeggiato la recinzione a monte)
Panorama verso Sanguineda
I Rosmarini q.330
(Si prosegue e in breve la carrozzabile si riduce a sterrata)
Deviazione q.302 (L’ultimo tratto della sterrata sparisce, completamente infrascato dalla vegetazione, sulla nostra destra a poche decine di metri si percepisce che c’è la radura di Casalino. Attraversiamo il tratto infrascato nel punto migliore, poi giunti alla radura scendiamo a Casalino)