lunedì 13 maggio 2013

Ferrata al Rio Secco (ritorno dal sentiero attrezzato) EEA

DATA: 10 marzo 2012

PARTENZA: Con l’autostrada A22 usciamo al casello di San Michele all’Adige e voltiamo a sinistra dove c’è subito il paese di Grumo, oltrepassiamo con il ponte il fiume Adige e voltiamo a sinistra iniziando la SS.12 con direzione per Bolzano e Salorno fino alla frazione di Cadino riconoscibile per il ristorante e il grande parcheggio alla nostra sinistra (5 km dall’uscita del casello autostradale). Dalla parte opposta della strada, dietro la minuscola cappella di San Giuseppe inizia il CAI 489/CAI 490 e le indicazioni per la ferrata.





ITINERARIO: Cadino q.214 (Iniziamo prendendo il CAI 489/CAI 490 portandoci dietro la minuscola chiesetta, subito caliamo nel fosso del rio Secco e risaliamo la sponda rocciosa continuando sul sentiero che entra nel bosco incontrando una rete paramassi)   –   Bivio q.255 (Cartelli: a sinistra c’è il CAI 489 per Tovare e Cadino Alto, andiamo a destra con il CAI 490 che indica la via ferrata)    -   Rio Secco q.260 (Il sentiero attraversa il rio Secco, alla nostra sinistra vediamo la verticale parete rocciosa)   Ferrata Rio Secco q.346 (Arriviamo a una panchina e all’attacco della ferrata, inizia su facile cengia che in pochi metri ci fa calare nel rio Secco, dalla parte opposta si arrampica la parete verticale, cavo e cambre)  -  Salto dei Caprioli q.346 (Arrampicata la parete e la successiva cengia soprastante siamo alla piazzola con targa, sopra di noi c’è il salto verticale del rio Secco, la ferrata continua a sinistra inerpicando la cengia obliqua)  -  Belvedere q.355 (Punto panoramico sulla valle dell’Adige)  -  Passaggio dei Gabbiani q.435 (Nel frattempo la ferrata era terminata momentaneamente, risalendo per sentierino nel bosco ritroviamo dopo circa 6/7 minuti le attrezzature metalliche, ci aiutano ad attraversare la parete verticale a picco sul rio Secco e il successivo spigolo che ci inoltra nell’angusta gola di roccia modellata dall’azione dell’acqua)  -  Bivio q.465 (Cartelli: a sinistra c’è il CAI 490/A che indica “rientro di emergenza”, noi andiamo a destra con il CAI 490 passando davanti alla grotta del Basalisc e seguendo il solco del rio Secco nel fitto bosco, sporadici bolli rossi)   -  Anfiteatro (Alzandoci nel solco del rio Secco tra grossi macigni e ciottoli di sasso, giungiamo al grande anfiteatro sempre nel fitto bosco, in loco possiamo notare numerosi omini di sasso privi di alcuna utilità. Ritroviamo il cavo e le cambre che ci inoltrano nella gola del rio Secco, quindi attacchiamo la rampa rocciosa che richiede forza di braccia)  -   Libro delle firme q.525 (Quota da GPS. E’ collocato in un minuscolo anfratto, la ferrata non è terminata ma prosegue nella gola con dei tratti che richiedono un discreto impegno fisico)   -  Grotta della Mariotta q.520 (Quota da cartello in loco. Alla destra della grande grotta sale l’ultimo tratto della ferrata)    Fine Ferrata q.580 (Quota da GPS. La ferrata termina sopraggiungendo nel pianoro boscoso, in loco c’è un grosso macigno con degli spit. Continuiamo su sentiero pianeggiante evidenziato dalla segnatura bianco/rossa che segue l’alveo del rio Secco, poi dopo pochi minuti lo lascia e risale traversando a sinistra)    Val dei Teari q.625 (Innesto sul CAI 489: a destra ci sono le indicazioni per Tovare, noi andiamo a sinistra per Cadino. Il sentiero inizialmente in falsopiano, scende poi diventa ripido con facili tratti attrezzati)    Bivio q.255 (Chiudiamo l’anello)    Cadino q.214. 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 2,5 km

        DIFFICOLTA: EEA

DISLIVELLO TOTALE: 570 m

QUOTA MASSIMA: 640 m

Sentieri

Ferrata del Rio Secco: Ferrata di media difficoltà ma con alcuni tratti che richiedono forza di braccia, l’itinerario è ben segnato a ogni bivio e ottimamente attrezzato con cavo e cambre. Dal momento che si sviluppa a bassa quota e si svolge sempre all’ombra del fitto bosco, la via è adatta a essere percorsa in tutte le stagioni e come lo si deduce dal nome, il Rio Secco è generalmente privo di acqua, da non sottovalutare le rocce molto levigate che diventano scivolose con terreno bagnato o nel periodo invernale. 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Assenti

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI netti:

Cadino

0,00

Bivio q.255

0,05

Rio Secco

0,07

Ferrata Rio Secco

0,18

Salto dei Caprioli

0,23

Belvedere

/

Passaggio dei Gabbiani

0,47

Bivio q.465

1,05

Anfiteatro

/

Libro delle firme

1,17

Grotta della Mariotta

1,22

Fine della ferrata

1,27

Val dei Teari

1,37

Bivio q.255

2,28

Cadino

2,32

 


Cadino q.214
(Saliamo con il CAI 489/ CAI 490 dietro la minuscola chiesetta)
Cadino q.214
(Saliamo con il CAI 489/ CAI 490 dietro la minuscola chiesetta)
Cadino q.214
(Saliamo con il CAI 489/ CAI 490 dietro la minuscola chiesetta)

Sul sentiero verso l’attacco della ferrata Rio Secco

La ferrata Rio Secco inizia su facile cengia che in pochi metri ci fa calare nel rio Secco 
La ferrata Rio Secco inizia su facile cengia che in pochi metri ci fa calare nel rio Secco 

Dalla parte opposta si arrampica la parete verticale 
La cengia sopra la parete verticale appena salita
Arrampicata la parete e la successiva cengia soprastante si arriva al Salto dei Caprioli 
Dalla piazzola del Salto dei Caprioli la ferrata continua a sinistra inerpicando la cengia obliqua 
Ferrata Rio Secco
Ferrata Rio Secco

Ferrata Rio Secco
Ferrata Rio Secco
Arrivo al Bivio q.465 (Cartelli: a sinistra c’è il CAI 490/A che indica “rientro di emergenza”, noi andiamo a destra con il CAI 490) 
Cartelli al Bivio q.465 
Ometti in sasso
Ometti in sasso

Procediamo alzandoci nel solco del rio Secco tra grossi macigni e ciottoli di sasso
Il tratto ferrato che sale al libro delle firme

Libro delle firme 
Scorcio attraverso il Rio Secco
Grotta della Mariotta (Alla destra della grande grotta sale l’ultimo tratto della ferrata) 
Parte finale della ferrata Rio Secco

Fine Ferrata q.580 circa 
Val dei Teari q.625 (Innesto sul CAI 489)
Val dei Teari q.625 (Innesto sul CAI 489)
Sentiero di rientro
Sentiero attrezzato di rientro CAI 489
Coltivi

Panorama verso la pianura dell’Adige
Zoomata sulle dolomiti del Brenta
Zoomata sulla Paganella 
Cadino sotto di noi