martedì 12 febbraio 2013

Sui monti di Gaggio Montano (E)

Facile escursione nei monti di Gaggio Montano (appennino bolognese) per sentieri CAI e sterrate fino a raggiungere monte Castello e monte Belvedere.


DATA: 22 gennaio 2012

PARTENZA: Con la statale Porrettana SS 64 Bologna-Pistoia usciamo a Silla (circa 50 km da Bologna) e proseguiamo con la SS 324 fino a Gaggio Montano (circa 10 km da Silla). Oltrepassati la chiesa di S. Michele e il centro sportivo, una stradina sale fino al cimitero dove parcheggiamo.




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ITINERARIO: Cimitero q.655 (Iniziamo con la strada asfaltata prendendola verso nord, siamo in via Tanari che è anche CAI 347)   -   Maestà q.687      Ca’ di Corazza q.722 (Vecchia casa abitata con una singolare “passerella sulla strada” e fine della strada asfaltata, ora si prosegue per carrozzabile)        Asfaltata q.722 (Innesto sulla strada asfaltata, andiamo a destra)       Deviazione q.720 (Dopo appena un minuto lasciamo l’asfaltata, il CAI 347 sale a sinistra per carrozzabile)        Chioso di Sopra q.742 (Vecchia casa abitata, la carrozzabile prosegue dietro l’edificio)         Baldone q.809 (Vecchia casa ristrutturata, la carrozzabile prosegue in discesa sotto il piccolo laghetto artificiale)       Casa q.788 (Vecchia casa abitata e fine della carrozzabile, il CAI 347  prosegue in leggera discesa ora su sterrata)        Ca’ Vitelline q.799 (Vecchie case abitate e inizio della carrozzabile)      Deviazione q.786 (Dopo due minuti avere oltrepassato Ca’ Vitelline, il CAI 347 lascia la carrozzabile e va a sinistra per sterrata costeggiando un campo, in breve si arriva a dei capannoni di allevamento dove a destra uno stradello cementato sale verso il vistoso “monumento ai caduti”, la sterrata CAI 347 sale invece dietro i capannoni)        Incrocio q.796 (Innesto sul CAI 345.A destra una carrozzabile arriva alle vicine case di Abetaia, noi andiamo dritto per pochi metri e tralasciando la carrozzabile che prosegue saliamo a sinistra per stradina asfaltata)   –    Casa q.815 (Casa abitata e fine della stradina asfaltata, il CAI 345 prosegue per largo sentiero)       Bivio q.829 (Il CAI 345 curva a gomito e tiene il sentiero a destra in salita)          Incrocio q.872 (A sinistra un largo sentiero no segnato scende riportando a Ca’ Vitelline, il CAI 345 va dritto e dopo pochi metri tiene il sentiero a sinistra)       Carrozzabile q.881 (Innesto sulla carrozzabile, il CAI 345 la prende a sinistra)        Case q.888 (Seconde case. Fine carrozzabile, ora si procede per sterrata)    –     Bivio q.905 (Bivio di sterrate, a sinistra scende ripidamente noi dritto in piano)        Casina q.918 (Minuscola casina in sasso abbandonata)        Incrocio q.931 (Tabelle con informazioni e cartelli. Pochi metri più avanti ci sarebbe il bivio del CAI 345 con il CAI 347/A, noi invece saliamo a destra con indicazioni per la cima di monte Castello)       Monte Castello q.977 (Cima con rado bosco, panche e tavoli per pic-nic. Torniamo sui nostri passi)        Incrocio q.931 (Tornati al punto dove sono poste le tabelle proseguiamo con il CAI 345 tralasciando dopo pochi metri la sterrata CAI 347/A che scende a sinistra)         Bivio q.980 (Poco sopra a sinistra inizia, per poi scendere immediatamente, una sterrata secondaria, noi ci teniamo sul CAI 345 su larga sterrata solcata dai mezzi motorizzati. Il bivio potrebbe passare inosservato)        Incrocio q.1010 (Grande incrocio e cartelli: a destra in discesa c’è il sentiero CAI 442, a destra la carrozzabile per monte della Torraccia, noi per carrozzabile a sinistra ora CAI 345-CAI 400/4)   –    Bivio q.990 (Bivio della carrozzabile, pochi metri prima di arrivarci sulla sinistra c’è anche un largo sentiero non segnato per casa Cargè. Cartelli:a destra in discesa la carrozzabile è CAI 446, noi la teniamo dritto, che è sempre CAI 345-CAI 400/4 oltrepassando in breve un piccolo casotto di sasso)          Bivio q.1026 (Bivio di carrozzabili su fondo sterrato: a sinistra è CAI 157/A, noi a destra per CAI 345-CAI 400/4)          Chiesa di Ronchidoso q.1045 (Anche Santuario Madonna degli Emigranti. Scendiamo con la stradina asfaltata per poche decine di metri e teniamo il CAI 345-CAI 400/4 che prosegue su largo sentiero in salita dietro la piccola edicola)   –    Bivio q.1119 (Cartelli: a sinistra scende il sentiero CAI 157 che prenderemo al ritorno, noi proseguiamo con il largo CAI 345-CAI 400/4 costeggiando una recinzione metallica)       Bivio q.1094 (Bivio di larghi sentieri e cartelli: a sinistra in discesa prosegue il CAI 345, noi dritto per CAI 400/4)        Bivio q.1106 (A destra prosegue il CAI 400/4, noi andiamo dritto dietro la sbarra di ferro e saliamo fino alla cima di monte Belvedere)        Monte Belvedere q.1138 (Sulla cima rimangono i pochi ruderi di un antico castello medioevale, alcune testimonianze della 2° guerra mondiale e una grande croce. Grandioso il panorama che spazia dal monte Cimone al Corno alle Scale, torniamo sui nostri passi)        Bivio q.1106          Bivio q.1094         Bivio q.1119 (Ora scendiamo a destra con il CAI 157)         Cancello q.1111 (Lo oltrepassiamo)       Cancello q.1071 (Lo oltrepassiamo, dalla parte opposta a sinistra un largo sentiero scende verso Ca’ Ercole, noi dritto con il CAI 157 fino alla vicina maestà)          Santa Filomena q.1073 (Grande maestà)    –     Sterrata q.952 (Innesto su sterrata dopo una ripida discesa, il CAI 157 la prende a destra)         Bivacco q.948 (Casotto in legno sempre chiuso e bivio di sterrate: a destra è CAI 179, noi a sinistra in discesa con il CAI 157)           Bivio q.924 (A destra a ritroso c’è una sterrata, noi dritto in discesa per CAI 157)         Montilocco q.908 (Innesto sulla carrozzabile, la prendiamo a destra e dopo poche decine di metri ci sono le vecchie case del borgo di Montilocco adibite a casa per vacanza. La carrozzabile termina, passiamo tra le case, poi prendiamo un vicolino sulla destra e il CAI 157 prosegue per sentierino in ripida discesa)    –     Incrocio q.843 (A destra e sinistra ci sono dei larghi sentieri non segnati, il CAI 157 va dritto)           Incrocio q.776 (Incrocio di sentieri, il CAI 157 va a sinistra)          Bivio q.750 (A sinistra un sentiero non segnato sale, il CAI 157 scende a destra e in breve arriva alle prime case di Gaggio Montano)         Asfaltata q.713 (Innesto sulla strada asfaltata “via Ronchidoso”, la attraversiamo e scendiamo degli scalini di fianco un garage in lamiera portandoci nella strada sottostante che è “via Docciola” dove è situata una bella fonte, da qui il CAI 157 va a sinistra)        Via Tanari q.667 (Arriviamo in via Tanari, una stradina con ciottoli in sasso, la prendiamo a sinistra in salita e in breve scende arrivando al Cimitero)           Cimitero q.655.

DISLIVELLO TOTALE: 760 m
QUOTA MASSIMA: Monte Belvedere q.1138
LUNGHEZZA: 17,7 km
DIFFICOLTA : E

NOTE  :



Sentieri



- Itinerario ben segnato per larghi sentieri, sterrate e carrozzabili.

 - Superbo panorama da monte Belvedere verso l’alto appennino dal monte Cimone al Corno alle Scale. 

 - Carta topografica scala 1:25000 Parco regionale del Corno alle Scale (SELCA editore)


Fonti
- Fontana a Ca’ di Corazza.
- Fonte-lavatoio alle case di Montilocco.
- Fonte appena scesi sotto la “via Ronchidoso” a Gaggio Montano.

                                                                          
TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Cimitero q.655
0,00
Bivio q.990
2,18
Maestà q.687
0,07
Bivio q.1026
2,26
Ca’ di Corazza q.722
0,20
Chiesa di Ronchidoso
2,36
Asfaltata q.722
0,35
Bivio q.1119
3,02
Deviazione q.720
0,36
Bivio q.1094
3,08
Chioso di Sopra q.742
0,39
Bivio q.1106
3,11
Baldone q.809
0,43
Monte Belvedere q.1138
3,15
Casa q.788
0,48
Bivio q.1106
/
Ca’ Vitelline q.799
0,55
Bivio q.1094
/
Deviazione q.786
0,57
Bivio q.1119
/
Incrocio q.796
1,06
Cancello q.1111
3,29
Casa q.815
/
Cancello q.1071
3,36
Bivio q.829
1,11
Santa Filomena q.1073
/
Incrocio q.872
1,18
Sterrata q.952
3,46
Carrozzabile q.881
1,19
Bivacco
3,47
Case q.888
1,21
Bivio q.924
3,49
Bivio q.905
1,23
Montilocco q.908
3,52
Casina q.918
1,26
Incrocio q.843
3,57
Incrocio q.931
1,28
Incrocio q.776
4,03
Monte Castello q.977
1,33
Bivio q.750
4,07
Incrocio q.931
/
Asfaltata q.713
4,10
Bivio q.980
1,57
Via Tanari q.667
4,17
Incrocio q.1010
2,06
Cimitero q.655
4,20


Domenica 11 agosto 2002, nell’ambito del Progetto regionale "Linea Gotica", è stato inaugurato a Gaggio Montano in località Ronchidoso l’itinerario storico "Guanella-Monte Castello-Ronchidoso".
L’Amministrazione comunale di Gaggio Montano ha effettuato interventi di valorizzazione delle principali località interessate al passaggio del fronte negli anni 1944-1945. 
Si tratta di un itinerario attrezzato, inserito in un immutato ambiente naturale, con segnaletica storica e turistica che permette ora di visitare le località, che furono tra il 1944-45 teatro di guerra, dove permangono segni importanti per la conoscenza della storia del XX° secolo e per la salvaguardia della memoria storica del nostro paese.
Ricordiamo che a Monte Castello fu combattuta una lunga battaglia, a cui parteciparono i battaglioni brasiliani della FEB (Forca Expeditionaria Brasileira), che si concluse nel febbraio 1945.
A Ronchidoso il 28 settembre 1944 i tedeschi uccisero per rappresaglia 62 civili, in gran parte vecchi, donne e bambini. I combattimenti dei mesi successivi videro impegnate truppe americane e brasiliane.
Il Progetto "Linea Gotica", attraverso interventi di recupero delle postazioni difensive tedesche, delle località simbolo della presenza dell’esercito alleato e dei territori dove maggiore fu la presenza partigiana e il contributo della popolazione civile, intende salvaguardare la memoria storica di questi luoghi e rendere omaggio a tutti coloro che qui giunsero provenienti da ogni angolo della terra.
 
Cenni storici

                                                    LA CAMPAGNA D’ITALIA: 1943-45

Dopo l’occupazione della Sicilia e la firma dell’armistizio da parte del Governo Badoglio, il 9 settembre 1943 iniziano le operazioni alleate sul continente. Truppe americane sbarcano a Salerno mentre gli inglesi, in rapida successione, occuparono Taranto, Bari Foggia e Termoli. Le armate tedesche si ritirarono difendendo palmo a palmo il territorio appenninico e solo nel maggio 1944 truppe francesi e polacche riescono a superare la Linea Gustav occupando Cassino. Liberata Roma il 4 giugno 1944, gli alleati insediano il Governo Bonomi, espressione delle forze antifasciste, e proseguono per Pescara, ancona e Firenze.
Nell’agosto del 1944, mentre il fronte nord-occidentale supera Parigi e quello orientale ha raggiunto Varsavia, Churchill convince i comandi alleati a proseguire le operazioni sul fronte italiano per aprirsi un varco verso Vienna e bloccare l’avanzata dell’Armata Rossa nei Balcani.
Lo schieramento alleato, indebolito dalla partenza di 200.000 soldati per la Francia meridionale, viene suddiviso in due zone operative al comando di alexander: l’8^ Armata inglese a Sud-Est, lungo la Via Emilia, mentre a sud-ovest la 5^ Armata americana punta verso Bologna lungo le arterie appenniniche, al Statale 325 (Prato-Bologna), la Statale 65 (Bologna-Firenze) e la Statale 64 (Bologna-Pistoia). Di fronte, sotto il comando di Kesserling, la 10^ e la 14^ Armata tedesca, protette da una fitta rete di fortificazioni per resistere a "oltranza" agli Anglo-Americani: la LINEA GOTICA.

                                                  LA LINEA GOTICA

A partire dall’ottobre 1943, il comando tedesco utilizza migliaia di operai italiani, inquadrati nella TODT, per costruire robusti capisaldi difensivi lungo i 320 km. che separano il Tirreno dall’Adriatico.
Per contrastare l’accesso alla Pianura Padana da parte degli alleati vengono allestiti bunker e torrette panther, fortini per mitragliatrici, fossati anticarro e ostacoli antisbarco, trincee, mine anticarro e reticolati antiuomo.
Queste strutture, insieme alla conformazione fisica del territorio, permettono ai tedeschi di resistere per oltre sei mesi ad un esercito superiore di numero, meglio equipaggiato e con una totale supremazia aerea.
Con il sopraggiungere delle piogge autunnali, l’offensiva alleata, iniziata sul Foglia il 25 agosto e proseguita il 10 settembre in direzione dei Passi appenninici di Scarperia, del Giogo e della Futa, viene rallentata e poi definitivamente bloccata. Liberate Rimini, Forlì e Ravenna, il fronte si arresta lungo una linea che, in Emilia-Romagna, va dal Senio ai Monti della Riva passando per Monte Battaglia, Livergnano, Monte Salvaro e Monte Belvedere. I tedeschi hanno così via libera per effettuare rastrellamenti e rappresaglie contro i partigiani e la popolazione civile; deportare civili nella fabbriche in Germania e depredare la Pianura Padana.
Nell’aprile del 1945, lo schieramento alleato, rinforzato dalla 10^ Divisione USA di montagna, dal Corpo di spedizione brasiliano e dai Gruppi di combattimento del ricostituito esercito italiano, scatena una offensiva generale su tutta la linea del Fronte.
I capisaldi tedeschi cadono a uno a uno sotto l’incalzare delle forze alleate.
Con l’insurrezione armata proclamata il 25 aprile dalle forze della resistenza nelle città del nord e la resa dei tedeschi firmata il 2 maggio, l’Italia torna a essere un paese libero.


Partenza dal parcheggio del cimitero di Gaggio Montano
Il cimitero alle nostre spalle
Maestà q.687
Sulla strada asfaltata verso casa Corazza
Casa Corazza
Casa Corazza

Ci lasciano l’ultimo edificio di Casa Corazza alle spalle, termina l’asfaltata e si prosegue per sterrata.
La sterrata CAI 347 dopo casa Corazza
Deviazione q.720 (Dopo appena un minuto lascia l’asfaltata, il CAI 347 sale a sinistra per carrozzabile)    
Chioso di Sopra q.742 (Vecchia casa abitata, la carrozzabile prosegue dietro l’edificio) 
Chioso di Sopra q.742 (Vecchia casa abitata, la carrozzabile prosegue dietro l’edificio) 
Baldone q.809 (Vecchia casa ristrutturata)

Crocefisso a Baldone 
Statua della Madonna a Baldone
Baldone 
Baldone q.809 (Vecchia casa ristrutturata, la carrozzabile prosegue in discesa sotto il piccolo laghetto artificiale)
Casa q.788 (Vecchia casa abitata e fine della carrozzabile) 
Arrivo a Ca’ Vitelline 

Deviazione q.786 (Dopo due minuti avere oltrepassato Ca’ Vitelline, il CAI 347 lascia la carrozzabile e va a sinistra per sterrata costeggiando un campo)
Monumento ai Caduti
Case q.888
(Seconde case. Fine carrozzabile, ora si procede per sterrata)    
Casina q.918 (Minuscola casina in sasso abbandonata) 
Incrocio q.931 (Tabelle con informazioni e cartelli)    
Incrocio q.931 (Tabelle con informazioni e cartelli. Pochi metri più avanti ci sarebbe il bivio del CAI 345 con il CAI 347/A, noi invece saliamo a destra con indicazioni per la cima di monte Castello)  

Incrocio q.931 (Tabelle con informazioni e cartelli. Pochi metri più avanti ci sarebbe il bivio del CAI 345 con il CAI 347/A, noi invece saliamo a destra con indicazioni per la cima di monte Castello)    
Incrocio q.931 (Tabelle con informazioni e cartelli. Pochi metri più avanti ci sarebbe il bivio del CAI 345 con il CAI 347/A, noi invece saliamo a destra con indicazioni per la cima di monte Castello)    
Arrivo alla cima di monte Castello
Tavoli da pic-nic a monte Castello
Incrocio q.931 (il bivio del CAI 345 con il CAI 347/A appena lasciate le tabelle e il sentiero che sale a monte Castello)   
 Bivio q.990 (Bivio della carrozzabile, pochi metri prima di arrivarci sulla sinistra c’è anche un largo sentiero non segnato per casa Cargè. Cartelli:a destra in discesa la carrozzabile è CAI 446, noi la teniamo dritto, che è sempre CAI 345-CAI 400/4 oltrepassando in breve un piccolo casotto di sasso)    

Zoomata verso monte Cimone
Zoomata verso monte Cusna nell’alto appennino reggiano
Chiesa di Ronchidoso 
Chiesa di Ronchidoso 
Chiesa di Ronchidoso 
Chiesa di Ronchidoso 

Chiesa di Ronchidoso 
Chiesa di Ronchidoso
Chiesa di Ronchidoso q.1045 (Anche Santuario Madonna degli Emigranti. Scendiamo con la stradina asfaltata per poche decine di metri e teniamo il CAI 345-CAI 400/4 che prosegue su largo sentiero in salita dietro la piccola edicola)
Chiesa di Ronchidoso q.1045 (Anche Santuario Madonna degli Emigranti. Scendiamo con la stradina asfaltata per poche decine di metri e teniamo il CAI 345-CAI 400/4 che prosegue su largo sentiero in salita dietro la piccola edicola) 
Il CAI 345-CAI 400/4 che prosegue su largo sentiero in salita dietro la piccola edicola 
Bivio q.1119
(Cartelli: a sinistra scende il sentiero CAI 157 che prenderemo al ritorno, noi proseguiamo con il largo CAI 345-CAI 400/4)

Ruderi del castello medioevale sulla vetta di monte Belvedere
Ruderi del castello medioevale sulla vetta di monte Belvedere
Ruderi del castello medioevale sulla vetta di monte Belvedere
Cippo a ricordo della guerra mondiale
Monte Belvedere: croce di vetta
Monte Belvedere: croce di vetta

Monte Belvedere: panorama verso monte Cimone
Monte Belvedere: panorama verso il Libro Aperto
Monte Belvedere: panorama verso monte Spigolino 
Monte Belvedere: panorama verso il Corno alle Scale 
Cancello q.1071 (Lo oltrepassiamo, dalla parte opposta a sinistra un largo sentiero scende verso Ca’ Ercole, noi dritto con il CAI 157 fino alla vicina maestà) 
Santa Filomena q.1073 (Grande maestà) 

Santa Filomena q.1073 (Grande maestà)
Il CAI 157 dopo avere passata Santa Filomena
Bivacco q.948
(Casotto in legno sempre chiuso e bivio di sterrate: a destra è CAI 179, noi a sinistra in discesa con il CAI 157)       
Bivacco q.948
(Casotto in legno sempre chiuso e bivio di sterrate: a destra è CAI 179, noi a sinistra in discesa con il CAI 157)       
Montilocco
Montilocco

Montilocco
Montilocco
Montilocco
Montilocco q.908 (La carrozzabile termina, passiamo tra le case, poi prendiamo un vicolino sulla destra e il CAI 157 prosegue per sentierino in ripida discesa) 
La fonte sotto “via Ronchidoso”
La fonte sotto “via Ronchidoso”