Escursione solitaria ad anello tra i monti Rotondo, Pietralata e Cacamillo con sentieri non segnati.
DATA: 23 settembre 2012
PARTENZA: Da
San Lorenzo al Lago, sulla riva del lago di Fiastra (in provincia di Macerata,
Marche) saliamo con la SP.47 in direzione di Bolognola oltrepassando la
frazione di Acquacanina fino a notare sulla nostra destra la forestale chiusa
da sbarra con il cartello che indica “Valle del Rio Sacro” (3,5 km da San
Lorenzo al Lago).
Visualizza Monti Rotondo, Pietralata e Cacamillo in una mappa di dimensioni maggiori
(Traccia reale del GPS riportata sulla cartografia IGM)
(Traccia reale del GPS riportata sulla cartografia IGM)
ITINERARIO:
Partenza q.772 (Iniziamo scendendo sulla
forestale a destra della strada provinciale San Lorenzo al Lago-Bolognola, cartello
indica la “Valle del Rio Sacro”, siamo sul CAI 321 e la segnatura è assente) – Ponte q.727 (Sul Rio Fiastrone. La forestale
sale, poi continua in piano parallela al sottostante Rio Sacro) – Ponte
q.778 (Ponte su tubi in cemento) – Porta q.804 (Stretta
spaccatura della montagna, la forestale l’attraversa) – Deviazione q.915 (Pochi metri prima che
la forestale termini, saliamo a sinistra per ripido sentiero nel bosco che è il
CAI 321, cartelli e segni assenti. Sui 1340 m si esce dal bosco e il CAI 321
risale la vallata di Pietralata la cui cima ci rimane sulla sinistra. La
traccia poi si perde nella prateria e a 1412 m lasciamo la vallata iniziando a
virare a destra sempre in salita, ovest, poi verso sud fino alla grande e
soprastante prateria Li Merigghi. Si procede a vista e a intuito, tracce degli
animali che pascolano possono confondere, comunque arrivati a Li Merigghi
puntiamo il nostro sguardo verso sud/est dove in lontananza è ben visibile il
Casale Gasparri che raggiungiamo senza sentiero obbligato) – Casale Gasparri q.1572
(Casale abbandonato e grande fonte abbeveratoio a poca distanza, ci arriviamo
risalendo una vecchia pista forestale. Appena lasciato il casale e quando la
pista curva a gomito a destra, noi la lasciamo e iniziamo a risalire
ripidamente nella prateria per quello che dovrebbe essere il CAI 321, segni,
cartelli e traccia totalmente assenti. Risaliamo a vista inizialmente
costeggiando la macchia di bosco alla nostra destra, poi puntando al crinale
quotato 1889 da IGM) – Crinale q.1875
(Arriviamo con molta fatica ma senza problemi sul crinale che è anche CAI 279,
lo teniamo a sinistra sempre in salita, est, qualche omino e sporadici segni
aiutano) – Monte Rotondo q.2102 (Omino sulla
vetta, scendiamo a sinistra senza traccia obbligata e senza segni, direzione
nord/ovest, attraverso la verde prateria sommitale finchè non ci compare l’affilato
crinale che lo collega a Monte Pietralata) – Monte Pietralata q.1888
(Nessuna indicazione sulla cima, scendiamo su larga dorsale erbosa con
direzione nord/est senza traccia obbligata) – Traccia
q. 1759 (Minuscolo ma evidente sentierino che aggira il monte Pietralata da
est a ovest, lo attraversiamo proseguendo la discesa alla sottostante sella) – Sella q.1686 (Risaliamo ripidamente e
senza traccia obbligata, direzione nord/est, portandoci a vista sul verde
crinale, poi lo percorriamo in falsopiano con direzione nord/ovest fino al
punto alto) – Monte Cacamillo q.1776
(Nessun segno sulla cima, proseguiamo sul verde e aereo crinale con direzione
nord/ovest) – Costa dei Frati q.1623
(Al termine dell’affilato crinale si svolta a destra, nord, iniziando a
scendere molto ripidamente la Costa dei Frati. I passaggi più impegnativi si
bypassano sempre a destra) – Deviazione
q.1406 (Attenzione, in questo punto la Costa dei Frati precipita per
svariati metri impedendo il nostro proseguimento, aggiriamo questo ostacolo
scendendo a sinistra per ripido pendio fino al punto più basso per poi risalire
sulla costa e riprendere la nostra direzione) – Puntone Piema q.1224
(Sulla cima c’è un piccolo cippo in sasso, termina la Costa dei Frati, quindi
scendiamo senza traccia il ripido pendio a sinistra, direzione nord-nord/ovest,
finchè non iniziamo a scorgere quello che sembra essere un lungo “camino” in
lamiera e un palo della luce) – Casetta
Piema q.1047 (Piccolo edificio in sasso con una piccola “chiusa” di
servizio alla centrale idroelettrica a valle. Davanti alla casetta inizia un
buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e segue la grossa tubazione) – Centrale Idroelettrica
q.730 (Ora inizia la strada asfaltata di servizio alla centrale
idroelettrica dell’Enel. I cancelli sono chiusi, ma se siamo arrivati fino a
qui non avremo problemi a trovare la soluzione) – SP.47 q.798 (Arriviamo sulla strada
provinciale, la prendiamo a sinistra) –
Arrivo q.772.
DISLIVELLO TOTALE: 1800 m
QUOTA MASSIMA: Monte Rotondo
q.2102
LUNGHEZZA: 18,3 km
DIFFICOLTA : EE
DIFFICOLTA : EE
NOTE:
|
|
Sentieri |
- Escursione bella e solitaria, lunga e faticosa, completamente per sentieri non segnati, è necessaria capacità di orientamento e giornata con buona visibilità. |
Fonti
|
- Fonte abbeveratoio al Casale
Gasparri.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Partenza
|
0,00
|
Ponte
q.727
|
0,08
|
Ponte
q.778
|
0,30
|
Porta
q.804
|
0,37
|
Deviazione
q.915
|
0,50
|
Casale
Gasparri
|
2,20
|
Crinale
q.1875
|
2,55
|
Monte
Rotondo
|
3,25
|
Monte
Pietralata
|
4,07
|
Traccia
q.1759
|
4,17
|
Sella
q.1686
|
4,22
|
Monte
Cacamillo
|
4,36
|
Costa dei Frati
|
/
|
Deviazione
q.915
|
5,06
|
Puntone Piema
|
5,36
|
Casetta Piema
|
5,50
|
Centrale Idroelettrica
|
6,20
|
SP.47
|
6,32
|
Arrivo
|
6,37
|
|
Porta
q.804
|
|
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Monte Pietralata q.1888 (Nessuna
indicazione sulla cima, scendiamo su larga dorsale erbosa con direzione
nord/est senza traccia obbligata)
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Monte Cacamillo q.1776
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Monte Cacamillo q.1776
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Monte Cacamillo q.1776
|
Monte
Cacamillo q.1776
|
Costa dei
Frati q.1623
(Al termine
dell’affilato crinale si svolta a destra, nord, iniziando a scendere molto
ripidamente la Costa dei Frati.)
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Casetta Piema q.1047 (Piccolo edificio in sasso
con una piccola “chiusa” di servizio alla centrale idroelettrica a valle.
Davanti alla casetta inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e
segue la grossa tubazione)
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Casetta Piema q.1047 (Piccolo edificio in sasso
con una piccola “chiusa” di servizio alla centrale idroelettrica a valle.
Davanti alla casetta inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e
segue la grossa tubazione)
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Casetta Piema q.1047 (Davanti alla casetta
inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e segue la grossa
tubazione)
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