martedì 12 febbraio 2013

Monti Rotondo, Pietralata e Cacamillo (EE)


Escursione solitaria ad anello tra i monti Rotondo, Pietralata e Cacamillo con sentieri non segnati.
 
DATA: 23 settembre 2012
  
PARTENZA: Da San Lorenzo al Lago, sulla riva del lago di Fiastra (in provincia di Macerata, Marche) saliamo con la SP.47 in direzione di Bolognola oltrepassando la frazione di Acquacanina fino a notare sulla nostra destra la forestale chiusa da sbarra con il cartello che indica “Valle del Rio Sacro” (3,5 km da San Lorenzo al Lago).


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 Stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare
(Traccia reale del GPS riportata sulla cartografia IGM)

ITINERARIO: Partenza q.772 (Iniziamo scendendo sulla forestale a destra della strada provinciale San Lorenzo al Lago-Bolognola, cartello indica la “Valle del Rio Sacro”, siamo sul CAI 321 e la segnatura è assente)          Ponte q.727 (Sul Rio Fiastrone. La forestale sale, poi continua in piano parallela al sottostante Rio Sacro)        Ponte q.778 (Ponte su tubi in cemento)   –    Porta q.804 (Stretta spaccatura della montagna, la forestale l’attraversa)         Deviazione q.915 (Pochi metri prima che la forestale termini, saliamo a sinistra per ripido sentiero nel bosco che è il CAI 321, cartelli e segni assenti. Sui 1340 m si esce dal bosco e il CAI 321 risale la vallata di Pietralata la cui cima ci rimane sulla sinistra. La traccia poi si perde nella prateria e a 1412 m lasciamo la vallata iniziando a virare a destra sempre in salita, ovest, poi verso sud fino alla grande e soprastante prateria Li Merigghi. Si procede a vista e a intuito, tracce degli animali che pascolano possono confondere, comunque arrivati a Li Merigghi puntiamo il nostro sguardo verso sud/est dove in lontananza è ben visibile il Casale Gasparri che raggiungiamo senza sentiero obbligato)   –    Casale Gasparri q.1572 (Casale abbandonato e grande fonte abbeveratoio a poca distanza, ci arriviamo risalendo una vecchia pista forestale. Appena lasciato il casale e quando la pista curva a gomito a destra, noi la lasciamo e iniziamo a risalire ripidamente nella prateria per quello che dovrebbe essere il CAI 321, segni, cartelli e traccia totalmente assenti. Risaliamo a vista inizialmente costeggiando la macchia di bosco alla nostra destra, poi puntando al crinale quotato 1889 da IGM)   –    Crinale q.1875 (Arriviamo con molta fatica ma senza problemi sul crinale che è anche CAI 279, lo teniamo a sinistra sempre in salita, est, qualche omino e sporadici segni aiutano)       Monte Rotondo q.2102 (Omino sulla vetta, scendiamo a sinistra senza traccia obbligata e senza segni, direzione nord/ovest, attraverso la verde prateria sommitale finchè non ci compare l’affilato crinale che lo collega a Monte Pietralata)   –    Monte Pietralata q.1888 (Nessuna indicazione sulla cima, scendiamo su larga dorsale erbosa con direzione nord/est senza traccia obbligata)        Traccia q. 1759 (Minuscolo ma evidente sentierino che aggira il monte Pietralata da est a ovest, lo attraversiamo proseguendo la discesa alla sottostante sella)        Sella q.1686 (Risaliamo ripidamente e senza traccia obbligata, direzione nord/est, portandoci a vista sul verde crinale, poi lo percorriamo in falsopiano con direzione nord/ovest fino al punto alto)   –    Monte Cacamillo q.1776 (Nessun segno sulla cima, proseguiamo sul verde e aereo crinale con direzione nord/ovest)    –     Costa dei Frati q.1623 (Al termine dell’affilato crinale si svolta a destra, nord, iniziando a scendere molto ripidamente la Costa dei Frati. I passaggi più impegnativi si bypassano sempre a destra)        Deviazione q.1406 (Attenzione, in questo punto la Costa dei Frati precipita per svariati metri impedendo il nostro proseguimento, aggiriamo questo ostacolo scendendo a sinistra per ripido pendio fino al punto più basso per poi risalire sulla costa e riprendere la nostra direzione)     –     Puntone Piema q.1224 (Sulla cima c’è un piccolo cippo in sasso, termina la Costa dei Frati, quindi scendiamo senza traccia il ripido pendio a sinistra, direzione nord-nord/ovest, finchè non iniziamo a scorgere quello che sembra essere un lungo “camino” in lamiera e un palo della luce)        Casetta Piema q.1047 (Piccolo edificio in sasso con una piccola “chiusa” di servizio alla centrale idroelettrica a valle. Davanti alla casetta inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e segue la grossa tubazione)   –    Centrale Idroelettrica q.730 (Ora inizia la strada asfaltata di servizio alla centrale idroelettrica dell’Enel. I cancelli sono chiusi, ma se siamo arrivati fino a qui non avremo problemi a trovare la soluzione)     –     SP.47  q.798 (Arriviamo sulla strada provinciale, la prendiamo a sinistra)       Arrivo q.772.
 
DISLIVELLO TOTALE: 1800 m
QUOTA MASSIMA: Monte Rotondo q.2102
LUNGHEZZA: 18,3 km
DIFFICOLTA : EE
 
NOTE:



Sentieri



- Escursione bella e solitaria, lunga e faticosa, completamente per sentieri non segnati, è necessaria capacità di orientamento e giornata con buona visibilità. 


Fonti
- Fonte abbeveratoio al Casale Gasparri.
                                                                           
TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Partenza
0,00
Ponte q.727
0,08
Ponte q.778
0,30
Porta q.804
0,37
Deviazione q.915
0,50
Casale Gasparri
2,20
Crinale q.1875
2,55
Monte Rotondo
3,25
Monte Pietralata
4,07
Traccia q.1759
4,17
Sella q.1686
4,22
Monte Cacamillo
4,36
Costa dei Frati
/
Deviazione q.915
5,06
Puntone Piema
5,36
Casetta Piema
5,50
Centrale Idroelettrica
6,20
SP.47 
6,32
Arrivo
6,37


 
Partenza q.772 (Iniziamo scendendo sulla forestale a destra della strada provinciale San Lorenzo al Lago-Bolognola, cartello indica la “Valle del Rio Sacro”, siamo sul CAI 321 e la segnatura è assente)   
Partenza q.772 (Iniziamo scendendo sulla forestale a destra della strada provinciale San Lorenzo al Lago-Bolognola, cartello indica la “Valle del Rio Sacro”, siamo sul CAI 321 e la segnatura è assente)    
Partenza q.772 (Iniziamo scendendo sulla forestale a destra della strada provinciale San Lorenzo al Lago-Bolognola, cartello indica la “Valle del Rio Sacro”, siamo sul CAI 321 e la segnatura è assente)     
  Ponte q.727 (Sul Rio Fiastrone. La forestale sale, poi continua in piano parallela al sottostante Rio Sacro)     
Forestale
Forestale

  Ponte q.778 (Ponte su tubi in cemento) 
Porta q.804
(Stretta spaccatura della montagna, la forestale l’attraversa)   
     Deviazione q.915 (Pochi metri prima che la forestale termini, saliamo a sinistra per ripido sentiero nel bosco che è il CAI 321, cartelli e segni assenti)
Sui 1340 m si esce dal bosco e il CAI 321 risale la vallata di Pietralata la cui cima ci rimane sulla sinistra. 
A 1412 m lasciamo la vallata iniziando a virare a destra sempre in salita, ovest. 
A 1412 m lasciamo la vallata iniziando a virare a destra sempre in salita, ovest. 

La prateria de Li Merigghi 
La prateria de Li Merigghi
La prateria de Li Merigghi 
A Li Merigghi puntiamo il nostro sguardo verso sud/est dove in lontananza è ben visibile il Casale Gasparri che raggiungiamo senza sentiero obbligato. 
A Li Merigghi puntiamo il nostro sguardo verso sud/est dove in lontananza è ben visibile il Casale Gasparri che raggiungiamo senza sentiero obbligato. 
Arrivo al Casale Gasparri

Casale Gasparri 
Fonte abbeveratoio al Casale Gasparri
Fonte abbeveratoio al Casale Gasparri 
Casale Gasparri 
Appena lasciato il casale e quando la pista curva a gomito a destra, noi la lasciamo e iniziamo a risalire ripidamente nella prateria per quello che dovrebbe essere il CAI 321, segni, cartelli e traccia totalmente assenti. 
Appena lasciato il casale e quando la pista curva a gomito a destra, noi la lasciamo e iniziamo a risalire ripidamente nella prateria per quello che dovrebbe essere il CAI 321, segni, cartelli e traccia totalmente assenti. 

Appena lasciato il casale e quando la pista curva a gomito a destra, noi la lasciamo e iniziamo a risalire ripidamente nella prateria per quello che dovrebbe essere il CAI 321, segni, cartelli e traccia totalmente assenti. 
Sotto di noi il Casale Gasparri
Sul crinale CAI 279 verso monte Rotondo.
Sul crinale CAI 279 verso monte Rotondo.
Sul crinale CAI 279 verso monte Rotondo. 
Monte Rotondo q.2102 

Monte Rotondo q.2102 
Monte Rotondo q.2102
Monte Rotondo q.2102 
Monte Rotondo (zoomata sul rifugio del Fargno) 
Panorama dal monte Rotondo

Monte Rotondo q.2102 (Scendiamo a sinistra senza traccia obbligata e senza segni, direzione nord/ovest, attraverso la verde prateria sommitale finchè non ci compare l’affilato crinale che lo collega a Monte Pietralata) 
L’affilato crinale che lo collega al monte Pietralata.
L’affilato crinale che lo collega al monte Pietralata.
L’affilato crinale che lo collega al monte Pietralata.
L’affilato crinale che lo collega al monte Pietralata. 
L’affilato crinale che lo collega al monte Pietralata. 

Arrivo al monte Pietralata. 
Arrivo al monte Pietralata.
Casale Gasparri e la via di risalita verso monte Rotondo vista dal monte Pietralata
Zoomata sul lago del Fiastrone dal monte Pietralata
Monte Pietralata q.1888 (Nessuna indicazione sulla cima, scendiamo su larga dorsale erbosa con direzione nord/est senza traccia obbligata) 
Monte Pietralata q.1888 (Nessuna indicazione sulla cima, scendiamo su larga dorsale erbosa con direzione nord/est senza traccia obbligata) 
Arrivo al monte Cacamillo
Monte Cacamillo q.1776
(in lontananza il lago del Fiastrone) 
Monte Cacamillo q.1776 
Monte Cacamillo q.1776
(Proseguiamo sul verde e aereo crinale con direzione nord/ovest) 


Monte Cacamillo q.1776
(Proseguiamo sul verde e aereo crinale con direzione nord/ovest) 
Monte Cacamillo q.1776
(Proseguiamo sul verde e aereo crinale con direzione nord/ovest)
Costa dei Frati q.1623
(Al termine dell’affilato crinale si svolta a destra, nord, iniziando a scendere molto ripidamente la Costa dei Frati.) 
Costa dei Frati 
Vista di un crinale perpendicolare alla Costa dei Frati

Costa dei Frati 
Costa dei Frati
Costa dei Frati 
Puntone Piema q.1224 (Scendiamo senza traccia il ripido pendio a sinistra, direzione nord-nord/ovest, finchè non iniziamo a scorgere quello che sembra essere un lungo “camino” in lamiera e un palo della luce) 
Puntone Piema q.1224 (Scendiamo senza traccia il ripido pendio a sinistra, direzione nord-nord/ovest, finchè non iniziamo a scorgere quello che sembra essere un lungo “camino” in lamiera e un palo della luce) 
Casetta Piema q.1047 (Piccolo edificio in sasso con una piccola “chiusa” di servizio alla centrale idroelettrica a valle. Davanti alla casetta inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e segue la grossa tubazione)

Casetta Piema q.1047 (Piccolo edificio in sasso con una piccola “chiusa” di servizio alla centrale idroelettrica a valle. Davanti alla casetta inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e segue la grossa tubazione)
Casetta Piema q.1047 (Davanti alla casetta inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e segue la grossa tubazione)
Centrale Idroelettrica q.730 
Centrale Idroelettrica q.730 
La discesa della Costa dei Frati vista dalla strada SP.47