giovedì 7 febbraio 2013

Da Caprino Veronese alla Punta del Telegrafo (1° giorno) E/EE

Trekking di 2 giorni che dal paese di Gaon (Caprino Veronese) raggiunge la cima del Telegrafo, facile ma con notevole dislivello totale (vai al 2° giorno)

DATA: 30 giugno 2012

PARTENZA: Con l’autostrada A22 usciamo ad Affi e seguiamo le indicazioni arrivando a Caprino Veronese (circa 9 km dal casello), attraversiamo il paese e appena lo abbiamo lasciato stiamo attenti a voltare a sinistra con la stradina “Via dei Molini” che sale alla piccola frazione di Gaon, indicazioni per il ristorante Gaon. La percorriamo esattamente per 800 m parcheggiando di fronte a una piccola fontana, unico spazio disponibile per lasciare l’auto due giorni.



ITINERARIO: Gaon q.354 (Siamo nei pressi di una piccola fontana e sul CAI 662, continuiamo a salire con la stradina asfaltata fino al termine, a destra si arriva al ristorante Gaon, noi proseguiamo a sinistra dove inizia una stradina acciottolata. Arrivati all’ultima casa, tralasciamo la sterrata in piano, il CAI 662 risale dietro l’abitazione per mulattiera, segni CAI sporadici e sbiaditi, cartelli assenti)          Mulattiera q.448 (Termina la mulattiera che risaliva dall’ultima abitazione, ora si prosegue per sentierino)   –    Incrocio q.475 (Cartelli: a sinistra in discesa c’è un sentierino non segnato, dritto in piano è il CAI 54 dal quale torneremo il giorno dopo, noi a destra in salita con il CAI 662)            Rudere q.506         Bivio q.528 (A sinistra sentiero non segnato, noi per CAI 662 a destra, pochi segni)        La Fabbrica q.902 (Il rudere della grande casa ci rimane a destra e al suo fianco inizia il CAI 53, svoltiamo a sinistra e appena entrati nel bosco ci sono dei cartelli, a sinistra il CAI 53 sale a Crocetta, noi proseguiamo con il CAI 662 che ben presto esce in una radura e va risalita a sinistra, pochi segni CAI)          Bivio q.1230 (Innesto su largo sentiero dopo la risalita nel bosco, il CAI 662 va a sinistra dietro un grande cancello di metallo)            Forestale q.1273 (Innesto sulla forestale, a sinistra è “Sentiero Natura” e CAI 64, noi a destra che è CAI 662)           Deviazione q.1300 (Lasciamo la forestale che prosegue salendo alla ben visibile Malga Colonei di Pesine e proseguiamo con il CAI 662 ora su sentierino che inizia dietro un grande abbeveratoio di acciaio)           Forestale q.1567 (Il CAI 662 dopo avere costeggiato le verdi Creste di Naole su praterie, arriva ad una forestale, a destra sopra di noi c’è Punta Naole e dei ripetitori. Proseguiamo con il CAI 662 che attraversa la forestale e aggira il sottostante laghetto, poi prosegue nella vallata risalendola, segni CAI in pratica assenti)          Bocchetta di Naole q.1648 (Risalita la vallata oltrepassiamo un traliccio dell’Enel e un muretto a secco e arriviamo al bivio: a destra il CAI 656 per buon sentiero scende, noi per CAI 658 a sinistra in salita che passa sotto il versante est della cima q.1688 da IGM)           Crinale q.1679 (Andiamo a sinistra)    –     Cima q.1688 (Cima senza nome quotata 1688 da IGM, cippo in ricordo dei caduti, torniamo sui nostri passi)    –     Crinale q.1679 (Proseguiamo tenendo rigorosamente il crinale con direzione nord, segni CAI assenti. Pochi metri sotto di noi c’è la forestale di accesso al rifugio Fiori del Baldo)         Rifugio Fiori del Baldo q.1815 (E’ anche la stazione di arrivo della seggiovia che proviene da Prada. Proseguiamo per stradello e poi saliamo a vista al vicino rifugio Chierego)    –     Rifugio Chierego q.1911 (A poche decine di metri è situata anche una piccola cappella, dietro il rifugio proseguiamo con il CAI 658 per esile sentierino a mezzacosta)        Bocchetta di Col Santo q.1980 (Ci innestiamo sulla forestale che proveniva dal rifugio Fiori del Baldo, ora il CAI 658 lo tiene dritto in salita, nord/est)         Passo del Cammino q.2128 (Si attraversa la stretta spaccatura del crinale e si prosegue dal versante opposto)          Bivio q.2082 (Una targa in metallo alla nostra sinistra posta sulla roccia, indica la traccia di avvicinamento per arrivare alla Ferrata delle Taccole, proseguiamo con il CAI 658)          Bivio q.2079 (Bivio del CAI 658 e cartelli: dritto a destra variante facile per arrivare al rifugio del Telegrafo, a sinistra variante più corta ma più difficile, noi a sinistra)    –    Rifugio del Telegrafo q.2147 (Posizionato appena sotto la Punta del Telegrafo, saliamo per traccia e a vista alla cima)   –     Punta del Telegrafo q.2200.
 
DISLIVELLO SALITA: 1930 m
DISLIVELLO DISCESA: 100 m
QUOTA MASSIMA: Punta del Telegrafo q.2200
LUNGHEZZA: 14,5 km
DIFFICOLTA : E/EE

NOTE:

 Sentieri



- La prima parte del percorso fino ad arrivare in prossimità delle Creste di Naole si svolge prevalentemente nel bosco.

 Carta topografica Kompass foglio 692 Monte Baldo Sud


Fonti
- Fontana alla partenza da Gaon.
- Acqua solo ai rifugi se sono aperti.

                                                                          
TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Gaon q.354
0,00
Crinale q.1679
3,14
Mulattiera q.448
0,12
Cima q.1688
3,16
Incrocio q.475
0,16
Crinale q.1679
/
Rudere q.506
0,20
Rifugio Fiori del Baldo
3,42
Bivio q.528
0,23
Rifugio Chierego
3,55
La Fabbrica q.902
1,08
Bocchetta di Col Santo
4,14
Bivio q.1230
1,55
Passo del Cammino q.2128
4,33
Forestale q.1273
2,00
Bivio q.2082
4,41
Deviazione q.1300
2,05
Bivio q.2079
4,46
Forestale q.1567
2,50
Rifugio del Telegrafo
5,00
Bocchetta di Naole q.1648
3,10
Punta del Telegrafo
5,08



Gaon q.354
(Siamo nei pressi di una piccola fontana e sul CAI 662)
Gaon q.354
(Siamo nei pressi di una piccola fontana e sul CAI 662)
Gaon q.354 (continuiamo a salire con la stradina asfaltata fino al termine, a destra si arriva al ristorante Gaon, noi proseguiamo a sinistra dove inizia una stradina acciottolata)
Gaon q.354 (continuiamo a salire con la stradina asfaltata fino al termine, a destra si arriva al ristorante Gaon, noi proseguiamo a sinistra dove inizia una stradina acciottolata)
Incrocio q.475
Sul CAI 662

Caprino Veronese visto dal CAI 662
CAI 662
La Fabbrica
La Fabbrica
Prateria appena oltrepassata la Fabbrica
Bivio q.1230 (Innesto su largo sentiero dopo la risalita nel bosco, il CAI 662 va a sinistra dietro un grande cancello di metallo)  

Forestale q.1273 (Innesto sulla forestale, a sinistra è “Sentiero Natura” e CAI 64, noi a destra che è CAI 662)  
Deviazione q.1300 (Lasciamo la forestale che prosegue salendo alla ben visibile Malga Colonei di Pesine e proseguiamo con il CAI 662 ora su sentierino che inizia dietro un grande abbeveratoio di acciaio)   
Deviazione q.1300 (Lasciamo la forestale che prosegue salendo alla ben visibile Malga Colonei di Pesine e proseguiamo con il CAI 662 ora su sentierino che inizia dietro un grande abbeveratoio di acciaio)     
Deviazione q.1300 (Lasciamo la forestale che prosegue salendo alla ben visibile Malga Colonei di Pesine e proseguiamo con il CAI 662 ora su sentierino che inizia dietro un grande abbeveratoio di acciaio)     
Malga Colonei di Pesine 
Malga Colonei di Pesine 

Deviazione q.1300 (Lasciamo la forestale che prosegue salendo alla ben visibile Malga Colonei di Pesine e proseguiamo con il CAI 662 ora su sentierino che inizia dietro un grande abbeveratoio di acciaio) 
Il CAI 662 sotto le Creste di Naole
Il CAI 662 sotto le Creste di Naole 
Il CAI 662 sotto le Creste di Naole 
Il CAI 662 sotto le Creste di Naole 
Rudere

Il CAI 662 sotto le Creste di Naole 
Forestale q.1567 (Il CAI 662 dopo avere costeggiato le verdi Creste di Naole su praterie, arriva ad una forestale. Proseguiamo con il CAI 662 che attraversa la forestale e aggira il sottostante laghetto, poi prosegue nella vallata risalendola, segni CAI in pratica assenti)      
Forestale q.1567 (Il CAI 662 dopo avere costeggiato le verdi Creste di Naole su praterie, arriva ad una forestale. Proseguiamo con il CAI 662 che attraversa la forestale e aggira il sottostante laghetto, poi prosegue nella vallata risalendola, segni CAI in pratica assenti)      
Forestale q.1567 (Il CAI 662 dopo avere costeggiato le verdi Creste di Naole su praterie, arriva ad una forestale. Proseguiamo con il CAI 662 che attraversa la forestale e aggira il sottostante laghetto, poi prosegue nella vallata risalendola, segni CAI in pratica assenti)  
Bocchetta di Naole q.1648 (Risalita la vallata oltrepassiamo un traliccio dell’Enel e un muretto a secco) 
Bocchetta di Naole q.1648 (Risalita la vallata oltrepassiamo un traliccio dell’Enel e un muretto a secco) 

Arrivo al Crinale q.1679
Cima q.1688 (Cima senza nome quotata 1688 da IGM, cippo in ricordo dei caduti, torniamo sui nostri passi)     
Cima q.1688 (Cima senza nome quotata 1688 da IGM, cippo in ricordo dei caduti, torniamo sui nostri passi)      
Sul crinale verso i rifugi Fiori del Baldo e Chierego
Giglio Rosso
Omino

Sul crinale verso i rifugi Fiori del Baldo e Chierego
Il rifugio Fiori del Baldo e dietro il rifugio Chierego
Il rifugio Fiori del Baldo 
Il rifugio Fiori del Baldo 
Seggiovia al rifugio Fiori del Baldo 
Rifugio Fiori del Baldo q.1815 (E’ anche la stazione di arrivo della seggiovia che proviene da Prada. Proseguiamo per stradello e poi saliamo a vista al vicino rifugio Chierego) 

Cappella al rifugio Chierego
Al rifugio Chierego
Al rifugio Chierego 
Rifugio Chierego q.1911 (dietro il rifugio proseguiamo con il CAI 658 per esile sentierino a mezzacosta)    
Con il CAI 658 per esile sentierino a mezzacosta 
Bocchetta di Col Santo

Passo del Cammino q.2128 (Si attraversa la stretta spaccatura del crinale e si prosegue dal versante opposto)
Il CAI 658 dopo il passo del Cammino
CAI 658
CAI 658

Targa sul CAI 658
Bivio q.2082 (Una targa in metallo alla nostra sinistra posta sulla roccia, indica la traccia di avvicinamento per arrivare alla Ferrata delle Taccole, proseguiamo con il CAI 658) 

Arrivo al rifugio del Telegrafo
Arrivo al rifugio del Telegrafo
Rifugio del Telegrafo
La cappella di fianco al rifugio del Telegrafo
La cappella di fianco al rifugio del Telegrafo
La cappella di fianco al rifugio del Telegrafo

Panorama da Punta del Telegrafo
Punta del Telegrafo
Punta del Telegrafo 
Punta del Telegrafo 
Punta del Telegrafo (panorama sul crinale verso Cima Valdritta) 
Tramonto dal rifugio del Telegrafo